I gol amari di Trajkovski, il giustiziere dell'Italia segnò l'ultima rete del Palermo prima del fallimento
Il macedone mise la firma nel 2-2 dei rosa contro il Cittadella del maggio 2019. E non è la prima volta che è uno spettro per gli azzurri: nell'ottobre 2017 siglò l'1-1 che mise il dito nella piaga nella crisi della Nazionale di Ventura poi eliminata dalla Svezia
Dal triplice fischio di Turpin che ha decretato la clamorosa eliminazione dell'Italia dai Mondiali in Qatar, nelle chat di Whatsapp ha iniziato a circolare un video: un gol di Trajkovski con la maglia del Palermo del settembre 2018 quasi identico a quello che il macedone ha segnato ieri sera a Donnarumma. Tre anni e mezzo fa, l'allora numero 10 rosanero trafisse il portiere del Foggia, Albano Bizzarri, regalando alla formazione allenata da Bruno Tedino la prima vittoria di un campionato di B che, per motivi poco lieti, passerà successivamente alla storia. Alla fine di quella stagione, infatti, il Palermo nonostante il terzo posto verrà retrocesso in ultima posizione per illecito amministrativo. Successivamente l'Us Città di Palermo verrà dichiarato fallito. C'è di più però: Trajkovski è anche l'autore dell'ultima rete segnata dalla vecchia società, in Palermo-Cittadella 2-2 del maggio 2019. Come se non bastasse, in quella partita l'altro marcatore rosanero fu un altro macedone: Ilija Nestorovski.
Ma è Trajkovski l'antieroe (dell'Italia) per eccellenza di tutta questa storia. L'ex attaccante del Palermo, nel libro nero dei ricordi nefasti della storia azzurra, ha probabilmente superato perfino il coreano Pak Doo Ik, che affondò l'Italia ai Mondiali del 1966. Di sicuro, il suo nome procurerà incubi agli italiani più di Jakob Johansson, autore dell'1-0 nell'andata di Svezia-Italia, spareggio mondiale 2017. Fu lo stesso Trajkovski, infatti, a segnare l'1-1 di Italia-Macedonia dell'ottobre 2017, mettendo il dito nella piaga della crisi della Nazionale di Ventura, dopo la sconfitta per 3-0 con la Spagna, che condannò gli azzurri a cercare la via del play-off per i Mondiali in Russia. Poi l'Italia vinse in Albania, guadagnandosi il dentro o fuori con la Svezia. Com'è finita, a Milano, poi lo sanno tutti. Forse però nessuno avrebbe immaginato che lo spettro di Trajkovski sarebbe riapparso quattro anni e mezzo dopo, nella 'sua' Palermo, per spedire all'inferno l'Italia calcistica.