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Il Covid blocca il Partinicaudace, mister Oddo: “Si valuti lo slittamento della ripresa del campionato”

La squadra neroverde ha dovuto interrompere la preparazione per via delle quarantene legate all’alto numero di contagi: “Andare avanti con questa situazione è difficile, uno stop di due-tre settimane sarebbe opportuno”. Il tecnico appare comunque fiducioso in vista del proseguo della stagione: “La concorrenza è agguerrita ma possiamo farcela, peccato aver interrotto la preparazione sul più bello”

Al giro di boa del campionato di Promozione il Partinicaduace arriva al terzultimo posto a quota 10 punti, in piena bagarre per la lotta salvezza assieme a Supergiovane Castelbuono, Villabate e Kamarat: la preparazione del club neroverde in vista della seconda tranche di campionato è però condizionata dalla situazione epidemiologica che ha comportato lo stop agli allenamenti a causa dell’isolamento di gran parte del gruppo squadra. Il tecnico del Partinicaudace Giovanni Oddo, nell’analisi complessiva del percorso compiuto dal suo gruppo, sottolinea come la situazione attuale, a pochi giorni dalla ripresa del campionato, richieda attenzione.

L’allenatore neroverde in questo senso auspica uno stop temporaneo alle competizioni alla luce dell’alto numero di contagiati sul territorio: “In questo momento ci sono tanti contagiati e tante quarantene -afferma a PalermoToday - e quindi questo è un problema. Sia chiaro senza con questo volere vantaggi ma è impossibile giocare con questa situazione epidemiologica che riguarda Partinico, Palermo e anche la Sicilia. Non è semplice in questa situazione mandare avanti l’attività sportiva dilettantistica. Sono convinto che sarebbe più opportuno mantenere due-tre settimane di slittamento per far passare il picco del Covid, valutare il quadro complessivo e poi riprendere. Capisco che ci sono spareggi e altre scadenze ma non sempre in questi casi le società possono pagare le conseguenze della situazione. Penso che si debba valutare seriamente una sospensione temporanea del campionato: c’è un dato oggettivo di cui tenere conto”.

La situazione legata al Covid, in questo momento, sta condizionando molto il lavoro del tecnico, che ha ereditato la squadra a stagione in corso: “L’inizio è stato abbastanza particolare -dice -ho trovato una squadra da ricompattare sotto tutti i profili e ho lavorato molto su quello. Non ho avuto purtroppo a disposizione la rosa a completo, ho dovuto giocare spesso con giovani di valore ma che giustamente devono ancora farsi le ossa. Il nostro campionato idealmente comincia adesso: stiamo lavorando sotto il profilo atletico e dell’identità della squadra anche perché nelle ultime settimane sono arrivati degli elementi nuovi. Sicuramente il carattere non ci manca: nella partita contro il Lascari-Cefalù, una grande squadra che non a caso è in alto abbiamo rischiato di vincere, mettendoci il cuore”.

Il tecnico spiega quali sono le linee che la squadra, alle prese con una profonda trasformazione a livello di organico, stava intraprendendo prima dello stop e che comunque perseguirà nella lotta alla salvezza: “Adesso stiamo cercando sia di portare dei calciatori di esperienza che di lavorare sugli aspetti fisici e di gioco -spiega -anche se purtroppo il Covid ci ha condizionato tanto e abbiamo dovuto sospendere il nostro lavoro adesso sul più bello. Non è facile certo ma voglio dire una cosa, non siamo da retrocessione, lo penso e ci credo. Adesso ci dobbiamo amalgamare, portare avanti le nostre idee e andare avanti. Abbiamo una società che ci sta vicino, che ama questo sport e si impegna in modo serio e grazioso. Abbiamo fatto un bel mercato con giocatori giovani, come Mutolo e Anselmo e più esperti come Virga e Messina. che hanno colmato il vuoto dei partenti aggiungendosi ai profili validi già presenti come Amiri, Macaluso o i veterani come Di Maria e Celestra. Abbiamo anche dalla nostra un grande preparatore come Azzimati per lavorare sulla condizione fisica. Io in questo momento soffro proprio perché abbiamo fatto un grande lavoro e al momento non posso continuarlo per la situazione in essere”.

Oddo in conclusione analizza poi il livello del campionato e le prospettive del Partinicaudace nella lotta salvezza: “Il campionato è di un livello veramente interessantissimo -sottolinea - è molto equilibrato in tutte le zone della classifica. Le squadre lotteranno tutte per i loro obiettivi. Il Partinico visto in partenza non era catalogato per lottare nella bassa classifica ma una volta che ci si ritrova non si può fare altrimenti. Le nostre concorrenti hanno tutte le carte in regola per poter raggiungere il loro obiettivo: noi sappiamo di potercela fare e di avere la possibilità di uscire dalle sabbie mobile ma anche gli altri sono molto competitivi. Abbiamo giocato contro la Supergiovane Castelbuono che contro di noi non ha certo giocato male, abbiamo vinto noi perché abbiamo avuto grande cuore e coraggio; Villabate ha vinto due settimane fa contro Raffadali che è una squadra forte e anche contro di noi ha dimostrato di essere una buona squadra. Il nostro obiettivo è lottare fino in fondo senza avere grilli in testa perché poi il giudice ultimo è sempre il campo. Ribadisco il mio dispiacere per non poter continuare il lavoro che stavamo facendo e in particolare il programma delle ultime settimane”.

In questo momento ci sono tanti contagiati e tante quarantene e quindi questo è un problema. Sia chiaro senza con questo volere vantaggi ma è impossibile giocare con questa situazione epidemiologica che riguarda Partinico, Palermo e anche la Sicilia. Non è semplice in questa situazione mandare avanti l’attività sportiva dilettantistica. Sono convinto che sarebbe più opportuno mantenere due-tre settimane di slittamento per far passare il picco del Covid, valutare il quadro complessivo e poi riprendere. Capisco che ci sono spareggi e altre scadenze ma non sempre in questi casi le società possono pagare le conseguenze della situazione. Penso che si debba valutare seriamente una sospensione temporanea del campionato: c’è un dato oggettivo di cui tenere conto”.

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