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Russo, il trascinatore del Partinicaudace: “La doppietta per la salvezza contro Lascari è stata una forte emozione”

Il fantasista palermitano, che ha aiutato i neroverdi con sei gol in otto partite, analizza il percorso della squadra: “Abbiamo sempre creduto di potercela fare, mister Adragna ci ha dato le giuste idee”

Se non un miracolo in senso stretto la salvezza diretta del Partinicaudace si può considerare comunque un’impresa per come si erano messe le cose a metà stagione. Gran parte del merito va data a mister Vincenzo Adragna, subentrato a febbraio, che ha saputo rivitalizzare la squadra. A mettere la firma più visibile su questo traguardo è stato il fantasista palermitano classe 1998 Mauro Russo, autore sabato della doppietta decisiva nel match vinto 3-2 contro Lascari-Cefalù che nelle ultime partite si è distinto in fase offensiva con sei gol e ottime prestazioni condite da giocate di alto livello.

Il trequartista neroverde, arrivato a Partinico dopo l’esperienza al Cus, ripercorre in prima battuta la sua esperienza con la squadra: “Io sono venuto a Partinico perché c’era mister Oddo - afferma a PalermoToday - con cui ho un buon rapporto, che mi ha chiamato per chiedergli di aiutarlo a salvare la squadra spiegandomi che c’era un buon ambiente e una società seria: poi il mister è stato esonerato ma mi sono trovato davvero bene. Anche se sono sceso di categoria questa scelta la rifarei: abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e penso di aver fatto bene”.

Russo dà poi la sua chiave di lettura in merito ai risultati ottenuti dalla squadra nell’ultimo periodo: “L’arrivo di mister Adragna è stato importante - spiega - lui è stato bravo a darci delle idee semplici e lineari, schierandoci con il 4-3-3: la nostra voglia di ottenere la salvezza ha poi fatto la differenza. L’allenatore è stato anche bravo a cambiare ruolo ad alcuni giocatori e di conseguenza molti ragazzi hanno fatto un salto di qualità aiutandoci a raggiungere l’obiettivo”.

Il fantasista neroverde analizza poi il percorso personale e quello della squadra: “Sono molto felice di quello che siamo riusciti a fare - sottolinea -io per altro non ho giocato nel mio ruolo: nasco come trequartista dietro le punte e il mister mi ha messo esterno alto ed è stata la scelta giusta. Sotto il profilo realizzativo è stato l’anno per me migliore e il cambio di ruolo mi ha aiutato perché con i movimenti dettati dal mister mi ritrovato spesso davanti la porta coi compagni che mi servivano bene, ho avuto molte occasioni e le ho sfruttate. Da parte dei compagni ho sempre sentito molta fiducia sin dai primi allenamenti e in campo mi hanno fatto sentire importante: io li ho ripagati prendendomi le mie responsabilità ma senza la loro fiducia non sarebbe stato possibile”.

In chiusura il classe 1998 torna sulla partita di sabato al Santa Barbara contro la Polisportiva Lascari-Cefalù: “È stata un’emozione bellissima - conclude Russo - specie pensando che all’inizio non sarei dovuto nemmeno partire titolare. Sono stato male tutta la settimana e non mi sono allenato. Il mister prima della partita mi ha detto che voleva mettermi in panchina ma io gli ho detto che me la sentivo di giocare: durante il riscaldamento un nostro compagno che non era al meglio non ce l’ha fatta, ho giocato io e per fortuna è andata bene. L’emozione è stata doppia: anche se non mi ero allenato alla fine in certe partite conta la testa e penso di essere entrato con l’atteggiamento giusto, con la voglia di decidere la partita e chiudere il discorso, sapendo che le nostre concorrenti affrontavano la prima e la seconda in classifica e che dunque per noi era una finale".

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