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C'è del calcio in Danimarca, Graves: "Qui per ripercorrere le tracce di Kjaer, Puyol il mio idolo"

Il difensore danese, presentato oggi, racconta il suo sogno rosanero: "I colori iconici del Palermo sono conosciuti in tutto il mondo: sono qui per migliorare e sfruttare al meglio questa grande occasione"

Dopo la conferenza stampa di Valerio Verre, oggi il Palermo ha presentato l'ultimo arrivato, il difensore danese Simon Graves. Il calciatore si è detto orgoglioso del suo arrivo in rosanero, auspicando di ripetere il percorso fatto in Sicilia da un altro danese, Simon Kjaer. Indosserà la maglia numero 2. 

"Chiaramente conosco Simon Kjaer - ha esordito Graves - uno dei migliori giocatori danesi: lo conosco sin da quando ero piccolo. Senz’altro è la persona che ammiro di più. E’ arrivato qui quando era molto giovane, facendo grandi cose. Sono molto contento di essere qui, il Palermo mi seguiva da tempo e questo per me è motivo di orgoglio. Il Palermo è un grande club - ha proseguito il difensore classe 1999 - i suoi colori iconici sono conosciuti in tutto il mondo: sono qui per migliorare e sfruttare al meglio questa grande occasione".

Graves si è poi concentrato sul proprio ruolo in campo e sui suoi obiettivi personali da raggiungere nel corso della sua nuova avventura. Un bel salto per lui, dal massimo campionato danese alla serie B italiana: "Sono un difensore centrale, anche se posso giocare anche a destra. Mi piace il gioco fisico, mi ritengo bravo nel gioco aereo. Da quando ho saputo che il Palermo mi stava cercando è stato come aver realizzato un sogno. Ad inizio carriera ho giocato da centrocampista, ma a 18 anni mi sono spostato in difesa: ciò mi ha aiutato con le strategie di gioco. Voglio dare il mio apporto al club e giocare il più possibile".

Chiusura dedicata al suo idolo da ragazzo, Carles Puyol, storico capitano blaugrana, e sul sogno di indossare la casacca della Nazionale danese: "Il mio sogno è giocare in Nazionale - ha affermato il difensore - il paragone con Kjaer è un orgoglio ma voglio concentrarmi su me stesso e sul mio percorso. In questi primi mesi voglio adattarmi alla cultura italiana, profondamente diversa rispetto a quella danese come lo è anche il calcio. Un mio idolo? Mi piaceva, quando giocava, Puyol del Barcellona: un leader con grandi qualità”.

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