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Coincidenze mondiali, Italia a Palermo il 24 marzo: è la terza volta e Mancini ha un dolce ricordo

La semifinale play-off per la qualificazione ai Mondiali 2022 in Qatar contro la Macedonia del Nord, in programma in primavera, sarà la terza partita giocata dagli azzurri sotto Monte Pellegrino in questa data. Il ct siglò una doppietta nel 1993 contro Malta

Toh, chi si rivede. L’Italia a Palermo il 24 marzo. La semifinale play-off per la qualificazione ai Mondiali 2022 in Qatar contro la Macedonia del Nord, in programma in primavera, sarà la terza partita giocata dagli azzurri sotto Monte Pellegrino in questa data. E ancora una volta in palio c’è un pezzettino di pass per la rassegna iridata. E’ successo già due volte nella storia, la prima nel 1993, contro Malta, e la seconda, contro l’Albania, nel 2017. In entrambe le occasioni la Nazionale vinse, ma quattro anni fa il successo fu in seguito reso vano dalla disfatta a Milano contro la Svezia.

E allora forse meglio aggrapparsi al precedente contro Malta. Ventiquattro marzo 1993, dunque. Gli azzurri, guidati da Arrigo Sacchi demoliscono la Nazionale materasso dell’isola ex colonia britannica che sta più a nord di Lampedusa. Finisce 6-1. Tra i protagonisti di quella serata c’è Roberto Mancini.

Bobby-gol, come lo chiamano i tifosi del Doria, ha un rapporto tormentato con la maglia azzurra. Idolo incontrastato in blucerchiato, soprattutto dopo la partenza di Vialli, andato alla Juve, in Nazionale, dopo l’exploit a Euro ’88, è stato oscurato dalla stella di Baggio. Ma per la sfida contro Malta, Robi non c’è: infortunato. Sacchi allora consegna la maglia numero 10 e le chiavi dell’attacco a Mancio. Al suo fianco il debuttante siciliano Sandro Melli. L’avversario non è di quelli indimenticabili, gli azzurri dilagano e Mancini firma una doppietta. Quelle due reti saranno le uniche segnate in Italia da Mancio con la maglia della Nazionale durante la sua carriera, che chiuderà con 36 presenze e 4 gol. Un po’ pochino per un giocatore del suo calibro.

Da ct Mancini si è rifatto con gli interessi, collezionando una serie di record e, soprattutto, alzando la coppa al cielo di Wembley nel trionfale Europeo della scorsa estate. Sembra passata una vita, eppure sono soltanto pochi mesi. L’Italia si è complicata il cammino verso il Mondiale d’inverno in Qatar e adesso si gioca tutto in due partite. Per ripartire serve una dolce serata di primavera palermitana, come fu per Mancini quella del 24 marzo 1993. Da allora sì che è passata una vita.

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