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Lezione a Zeman, un grande Palermo esorcizza i Satanelli: Foggia battuto 3-0

Al Barbera i rosanero impongono subito il sigillo alla partita con le reti di Floriano e Brunori nei primi venti minuti. Il Foggia si proietta in avanti senza impensierire la squadra di Filippi che nel finale chiude i conti con Soleri. I rosanero salgono al terzo posto a pari punti con la Turris, prossimo avversario in campionato

Non inganni il fatto che si affrontava la squadra di un tecnico che alla fase difensiva guarda sempre marginalmente e con sospetto. Il Palermo contro il Foggia ha fatto veramente tutto bene e il 3-0 finale, risultato più che giusto, esprime tutti i meriti di una squadra che già dopo venti minuti aveva impresso il timbro sulla partita, portandola in modo deciso verso la propria direzione senza mai patire troppo la pur insistita veemenza degli avversari. Il Palermo sale così al terzo posto in classifica, appaiato alla Turris, prossimo avversario. 

Che il piglio del Palermo sia diverso rispetto alle precedenti uscite lo si vede nell’azione del quasi subitaneo vantaggio siglata dall’ex Floriano, che batte a tu per tu Alastra dopo un break di Brunori su Markic: nell’azione del gol c’è tutta la voglia, la determinazione e la freddezza vista oggi dalla squadra. Il Foggia dal canto suo ha fatto la partita che logicamente ci si poteva attendere, tutta pane e transizioni offensive a caccia del varco giusto.  Un varco che il Palermo ha raramente concesso e comunque sempre forzando l’avversario a scelte di passaggio abbastanza complicate.

A fare soprattutto la differenza è l’aggressività a centrocampo con il Palermo che si avventa su prime e seconde palle sistematicamente conscio che sia il particolare che fa la differenza. Così è esattamente accaduto sul gol del raddoppio, firmato al 20’ da Brunori su un altro break, stavolta portato da capitan De Rose, autore poi di un assist col contagiri.  Alla carica offensiva dei satanelli, amplificata dal doppio vantaggio il Palermo risponde con la compattezza di squadra, che difende d’insieme.

Zeman cerca in apertura di ripresa la mossa per scalare la salita rimestando le carte in attacco con l’inserimento di Merkaj e dell’ex Rizzo Pinna, il cui talento ai tempi della sua esperienza in rosanero è stato lungi dal trovare espressione: il Palermo però è riuscito a prendere bene le misure. Il Foggia si proietta in avanti non riuscendo però a produrre occasioni particolarmente eclatanti: il Palermo attende, si chiude e riparte furiosamente approfittando delle praterie concesse dai satanelli.

Lo squillo più forte del Foggia arriva con un colpo di testa di Ferrante in area che non trova la porta. Il Palermo va a caccia del colpo risolutore. Ci aveva provato con un lob da posizione defilatissima e su una punizione uscite entrambe di poco a lato Brunori, prima di uscire tra i meritatissimi applausi; ci è riuscito invece Soleri, entrato nella girandola di sostituzioni fatte da Filippi per rinvigorire la squadra, allo stesso modo in cui aveva fatto nella gara di Latina, guadagnandosi un rigore in campo aperto poi successivamente trasformato.

Se nelle precedenti uscite al Palermo era sempre mancato qualcosa in un particolare di gioco, offensivo o difensivo che fosse, a questo giro tutto ha funzionato alla perfezione. Promossi quasi tutti ampiamente i singoli, decisamente promossa la squadra che ha mandato un segnale importante contro un avversario che, al di là della sua proverbiale predilezione per lo sbilanciamento offensivo, di argomenti per fare male ne aveva e come. Per la squadra di Filippi la prestazione di questa sera può essere dunque un nuovo inizio dopo un avvio se non stentato quanto meno timido: la sfida contro la Turris di domenica prossima, scontro diretto a tutti gli effetti, si configura come uno snodo fondamentale per la stagione.

Il tabellino

Palermo (3-4-1-2): Pelagotti 6; Lancini 6 (82’ Marong), Marconi 6,5 (65’ Peretti 6), Perrotta 6,5; Doda 7, De Rose 6,5, Odjer 6,5, Giron 6; Fella 6 (82’ Luperini s.v), Floriano 7 (Dall’Oglio 6), Brunori 8 (69’ Soleri 7). All. Filippi 7

Foggia (4-3-3): Alastra; Garattoni, Markic (69’ Girasole), Sciacca, Martino; Petermann, Gallo (45’ Rizzo Pinna), Rocca (84’ Ballarini); Merola (45 Merkaj), Ferrante (75’ Di Grazia), Curcio. All. Zeman

Arbitro: Monaldi (Macerata)

Reti: 4’ Floriano, 20’ Brunori, 86’ Soleri

Ammoniti: 9’ Giron, 18’ Merola, 29’ Alastra, 42’ Markic, 61’ Marconi, 71’ Dall’Oglio, 80’ De Rose, 90’ Luperini

Espulsi:

Spettatori: 4762

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