Il Palermo archivia senza problemi la pratica Feralpisalò: in finale c'è il Padova
La squadra di Baldini contiene senza problemi gli avversari e chiude la questione con il 28esimo sigillo di Brunori a fine primo tempo
Missione compiuta, come d’altronde, al di là delle scaramanzie, era prevedibile. In un Barbera gremito in ogni ordine di posto (compreso il settore ospiti per l’occasione riconvertito a ulteriore propaggine del tifo rosanero) il Palermo gestisce, in fondo senza soffrire, le residuali velleità della Feralpisalò e chiude la pratica nel primo tempo grazie al ventottesimo sigillo di Brunori, celebrato dal Barbera e suffragato dal Var dopo un minuto di conciliabolo.
Adesso per la squadra di Baldini l’ultimo ostacolo verso la B è il Padova che in casa ha strappato il pass per la finale playoff nazionale al 97’ contro il Catanzaro. Si parte il 5 giugno all’Euganeo si chiude il 12 giugno (giorno delle elezioni) al Barbera, a meno di possibili modifiche al calendario legate alla tornata elettorale.
Per riapire la contesa la Feralpisalò (accolta dagli applausi del pubblico palermitano dopo il bell’omaggio alla memoria di Falcone e Borsellino) deve necessariamente stappare la partita: i verdeazzurri si gettano dunque subito in avanti per cercare un’impresa impossibile contro undici giocatori in campo e 35 mila sugli spalti. I gardesani tengono alto il baricentro ma le maglie della retroguardia rosanero sono strette e non resta dunque che tentare le soluzioni balistiche di media gittata: Hergheligiu e Guerra scaldano subito i riflessi di Massolo, che si fa trovare in entrambe le occasioni pronto. Il Palermo nel complesso contiene senza troppo affanno la disperata vivacità dei Leoni del Garda, rendendosi pericoloso per due volte con Damiani, pericoloso in particolare con un tiro cross che costringe De Lucia alla respinta in corner. Col passare dei minuti invece il Palermo prova ad approfittare della superiorità numerica sulle corsie laterali dove gli ospiti concedono campo.
Cominciano per i rosanero le prove tecniche del gol che proietta dritto verso la finale: Soleri fallisce al 35’ una ghiotta occasione in area non trovando il giusto punto d’impatto con la sfera. Il muro dei bresciani è però ormai crepato e il colpo che lo fa crollare arriva al 46’: ad assestarlo Brunori, puntuale come un treno regionale svizzero. Il 9 rosanero si invola in porta dopo un break di Luperini sull’ex Pisano (che nel disperato inseguimento all’indietro si fa male ed è costretto ad arrendersi) e batte De Lucia senza troppi affanni: qualche secondo per il check al Var e l’urlo dei 35 mila del Barbera può riesplodere ancora per il gol che di fatto vale la finale.
Nella ripresa il Palermo deve solo gestire la dote accumulata: Baldini (acclamato con coro cantato all’unisono dallo stadio) può guardare in prospettiva finale. Nel giro di dieci minuti il tecnico di Massa toglie Valente, Damiani e Brunori per inserire Silipo, Odjer e Fella. La storia del doppio confronto è ormai segnata: la Feralpisalò inevitabilmente non ha più in che cosa credere: succede poco e tutto quel che succede dopo si segnala per onor e dover di cronaca. Baldini completa la gestione dei diffidati togliendo Crivello e Buttaro per inserire Giron e Somma: proprio quest’ultimo va vicino al 2-0 dopo una bella azione rifinita da Silipo, prendendo da posizione defilata in area una gran traversa. Nel finale la Feralpisalò perviene al pareggio col neoentrato Dieng ma la rete viene annullata per offside dal Var: la riprova del fatto che il destino non era coi gardesani.
Sugli spalti del Barbera il clima è di giubilo sulle note dell'ormai inflazionata "Freed from desire" di Gala, che dalla discodance degli anni '90 ha trovato vita nuova negli stadi. I tifosi che hanno incitato la squadra in ogni singolo momento della gara a un certo punto hanno intonato all’unisono “Torneremo in Serie B” sintomo di un entusiasmo alle stelle e del fatto che la città, nella sua espressione calcistica, crede fermamente in un traguardo che sino a qualche mese fa sembrava una prospettiva fin troppo ottimistica. Onore al merito dunque ad una squadra che durante il suo percorso è cresciuta passando tra tante difficoltà al tecnico che l’ha saputa condurre in questo viaggio esaltante. Che adesso si appresta a passare verso l’ultima tappa, quella che potrebbe portare alla consacrazione.
Il tabellino
Palermo (4-2-3-1): Massolo 6,5; Buttaro 6 (70’ Somma 6), Perrotta 6, Marconi 6,5, Crivello 6 (75’ Giron 6); De Rose 7, Damiani 6,5 (56’ Odjer 6); Valente 6 (45’ Silipo 6), Luperini 6,5, Soleri 6; Brunori 7 (56’ Fella 6) All. Baldini 6,5
Feralpisalò (4-3-1-2): De Lucia; Bergonzi, Pisano (45’ Damonte), Legati, Corrado; Hergheligiu, Carraro, Balestrero (70’ Siligardi); Di Molfetta (70’ Corradi); Guerra (83’ Dieng), Spagnoli (55’ Miracoli). All.Vecchi.
Arbitro: Feliciani (Teramo)
Reti: 47’ Brunori
Ammoniti: 5’Pisano, 43’ Legati, 87’Corrado
Spettatori: 35.307