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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Palermo, Bettella fa mea culpa: "Non posso permettermi errori come quello di Reggio"

Il difensore classe 2000 espulso nel match di sabato è stato presentato oggi: "Colpito dalla chiamata di Rinaudo, vestire la maglia rosanero un onore e un orgoglio"

Considerato fino a qualche tempo fa uno dei migliori prospetti nel ruolo di centrale di difesa (a tal punto da portare l'Atalanta a prelevarlo per 8 milioni di euro dall'Inter), Davide Bettella è arrivato al Palermo qualche settimana fa dopo l'esperienza tra alti e bassi al Monza. Il difensore classe 2000 ha già debuttato in rosanero, con un ottimo spezzone contro l'Ascoli cui ha fatto seguito la brutta prova contro la Reggina, chiusa con l'espulsione per doppio giallo. Un incidente di percorso che il giocatore vuole lasciarsi subito alle spalle per dare un contributo importante alla causa.

Nella conferenza stampa di presentazione Bettella ha raccontato in prima battuta la trattativa col Palermo e il suo impatto con la nuova realtà: "Ero in vacanza e mi è squillato il telefono con la chiamata di Rinaudo - ha spiegato -. Sono rimasto colpito perché Palermo è una piazza grande e ambiziosa per il futuro, acquistata dal City Group ha una storia che nessun'altra piazza ha in B. Vestire la maglia rosanero un onore e un orgoglio: ho parlato con il mio procuratore e ho accettato la proposta del club. Ho incontrato bravissime persone che mi hanno accolto e fatto sentire a casa. Sono persone di valore, penso che seguendo le idee del mister potremo toglierci grandi soddisfazioni. Dobbiamo limare alcune cose che non sono andate in queste partite ma le idee del mister sono chiare e dobbiamo seguirlo per ambire a qualcosa di grande".

Bettella è poi tornato sulla partita di sabato facendo mea culpa: "Eravamo in 9 nuovi con la Reggina - ha affermato - mancava la compattezza di una squadra che dobbiamo trovare allenamento dopo allenamento seguendo il mister. Abbiamo avuto un atteggiamento sbagliato perché abbiamo preso 3 gol e io mi sono anche fatto buttare fuori. E' un episodio a cui ripenso: non posso permettermi errori del genere anche perché in questo weekend c'è un big match e mi sarebbe piaciuto giocarlo. Adesso voglio aiutare i miei compagni, la mia testa è a Frosinone dove voglio riscattarmi".

Il difensore padovano ha descritto le emozioni provate nel nuovo stadio: "Due giorni prima della partita ero venuto qui al Barbera - ha detto - e avevo i brividi a immaginare lo stadio pieno. Il Barbera ti può trasportare con tanta energia in qualsiasi momento della partita e i palermitani sono dei tifosi che penso non tutti hanno. E' una forza che ci dà in più per affrontare tutte le partite perché avere una tifoseria così alle spalle è qualcosa di raro. Dobbiamo trasformare il Barbera in uno stadio in cui non passa nessuno. Anche a Reggio c'erano tantissimi tifosi e vederli là è un motivo d'orgoglio". 

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