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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Errori e sbadigli: Brunori spreca un rigore, un brutto Palermo fa 0-0 col Catanzaro

Contro una delle squadre più accreditate del girone la squadra di Filippi viene fuori alla distanza mancando l'affondo che avrebbe potuto cambiare la storia del match

Un rigore sprecato, una partita senza gol, un punto che alla fine per i rosanero lascia alle spalle più rimpianti che soddisfazione. Si può condensare così la storia di Palermo-Catanzaro coi ragazzi di Filippi che hanno sbagliato un penalty alla fine del primo tempo. 

Il film della partita

Nelle fasi iniziali di gioco l’inerzia del match non ha un padrone stabile. Il Catanzaro tiene il baricentro alto spingendo all’indietro il Palermo con la difesa rosanero che serra bene gli spazi costringendo gli ospiti a scelte di passaggio telefonate. Dal canto suo la squadra di Filippi quando è in possesso palla cerca di tenere il pallino del gioco: il fraseggio dei rosanero ha un buon ritmo ma la corrente alternata. A provare a dare la scossa alla partita ci ha pensato Brunori. Già pericoloso a inizio gara battuta con un tiro dal limite uscito di poco a lato, il 9 rosanero sfiora il vantaggio rosanero con un diagonale incrociato che mette i brividi a Branduani prima di spegnersi sul fondo.

Con il passare dei minuti il Catanzaro acquisisce il predominio del campo salendo gradualmente di giri. Il primo effettivo pericolo creato dai giallorossi è una torre aerea di Fazio sugli sviluppi di un corner la cui traiettoria per poco non sorprende Pelagotti. La difesa rosanero dimostratasi comunque organizzata di fronte all’iniziativa degli ospiti, rischia di capitolare seriamente al 40’ quando su un recupero non chiuso dal Fella la palla finisce in area sui piedi di Carlini: da posizione agevole la seconda punta giallorossa centra in pieno la traversa. Lo spavento ha l’effetto di svegliare il Palermo che negli ultimi vibranti minuti della prima frazione ritrova smalto andando vicino ad un gol che sarebbe stato pesantissimo proprio al 45’.

Dopo una bella trama a centrocampo Dall’Oglio avanza e calcia dai 20 metri con Branduani che respinge, sulla palla vagante si avventa Brunori che viene colpito dall’ex Rolando: l’arbitro fischia il rigore. Dal dischetto va il 9 rosanero: Branduani è spiazzato ma il tentativo troppo angolato si infrange sul palo esterno. L’attaccante rosanero ci prova ancora, con un colpo di testa sul gong che esce fuori. Nella ripresa Filippi toglie subito un Almici spento per mettere Giron, spostando Valente a destra: gli esterni rosanero sino a quel momento schiacciati dagli omologhi in giallorosso cominciano ad essere più presenti e l’inerzia della partita comincia a mutare.

Nel secondo tempo è infatti il Palermo a controllare il pallino del gioco con il Catanzaro che non riesce più a trovare campo affidandosi alle ripartenze. Gli ingressi di Odjer e Soleri al posto di un poco incisivo Luperini e di Brunori danno alla squadra ulteriore brio. La supremazia territoriale del Palermo è evidente ma si traduce in poche occasioni: la più clamorosa capita sui piedi di Dall’Oglio la cui battuta in tap-in a pochi metri dalla porta viene respinta  da Branduani dopo aver danzato sulla linea: l’arbitro ha ritenuto che la palla non fosse entrata. Un altro brivido lo crea Odjer con una conclusione dalla distanza simile a quella tentata mercoledì contro il Monopoli, che ha lambito la traversa

Nei minuti finali le due squadre, apparse entrambe stanche per uno sforzo importante profuso in una giornata calda, se la giocano con le armi a disposizione. Calabro, che aveva aumentato la qualità offensiva inserendo Bombagi al posto di Vandeputte, lancia Cianci, l’ex Curiale e Welbeck: Filippi risponde lanciando Floriano. I minuti finali sono però caratterizzati da poca lucidità nelle giocate e tanti contrasti ambo le parti. Filippi si gioca l’ultima carta con l’ingresso di Silipo, acclamatissimo dal pubblico, a ridosso dell’inizio dei sei di recupero ma nel forcing finale le occasioni sono tutte di marca Catanzaro. I giallorossi vanno due volte in porta: la prima con una girata in area di Curiale, che si spegne tra le mani di Pelagotti; la seconda proprio sul gong con un colpo di testa di Martinelli che esce a lato sugli sviluppi di un corner.

In quello che era a tutti gli effetti uno scontro diretto il Palermo ha dimostrato di essere all’altezza di un Catanzaro che per valori tecnici e stile di gioco è destinata a dire la sua nella lotta promozione. Il non aver sfruttato le occasioni per vincere, una su tutte il rigore di Brunori (la cui prestazione resta comunque positiva) aggiunge una nota amara a quello che comunque è un risultato non disprezzabile in uno scontro diretto.

Il tabellino

Palermo (3-4-2-1) Pelagotti 6; Buttaro 6, Perrotta 6,5, Marconi 6,5; Almici 5 (dal 45’ s.t Giron 6), De Rose 6, Dall’Oglio 6,5 (dal 90’ Silipo s.v), Valente 5,5; Luperini 5 (dal 58’ Odjer 6,5), Fella 6 (dall’83’ Floriano s.v.), Brunori 6 (58’ dal 27’ Soleri 6). All. Filippi

Catanzaro (3-5-2) Branduani; Fazio, Scognamillo; Martinelli; Rolando, Risolo (dall’83’ Curiale), Verna, Vandeputte (dal 67’ Bombagi) Porcino (dal 67’ Tentardini); Vazquez (dal 77’ Cianci), Carlini (da’83’ Welbeck). All. Calabro

Arbitro: Cascone (Nocera Inferiore)

Ammoniti 19’ Perrotta, 20’ Verna, 39’ Scognamillo, 55’ Martinelli, 70’ Dall’Oglio, 91’ Soleri

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