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Palermo, Castagnini sui giocatori in scadenza: "Rinnovo va conquistato, non è detto che Brunori vada via"

Il direttore sportivo rosanero spiega la situazione del 9 rosanero: "Lui sta bene qui e i rapporti con la Juventus sono ottimi, non siamo tagliati fuori"

Il rinnovo degli otto contratti in scadenza (Accardi, Dall’Oglio, Floriano, Lancini, Marconi, Odjer, Floriano e Valente) una questione ancora sospesa; il riscatto di Brunori una possibilità. Questo è sostanzialmente ciò che emerge dalle parole del direttore sportivo del Palermo Renzo Castagnini, intervistato ieri sera nella trasmissione Football Club in onda su Trm. Inalterato resta dunque, rispetto a due mesi fa, lo scenario tecnico, uno scenario che ineluttabilmente è legato a quello societario, dove permane l’incertezza a tre mesi dalla scadenza del progetto triennale dell’era Mirri.

Il ds rosanero ha tracciato un bilancio della sua esperienza andata di pari passo con quella della nuova società: “Si son fatte delle buone cose - ha affermato - alcune meno altre di più ma è stato fatto un buon lavoro. Quando sono arrivato non c’erano nemmeno gli uffici per sedersi; quindi, credo che la società abbia fatto un grande lavoro, uno sforzo eccezionale. Il presidente e il direttore Sagramola hanno fatto un lavoro straordinario. Rinascere da zero non è mai facile ma abbiamo fatto credo delle cose buone, adesso dobbiamo vedere come finiremo questa stagione e lavoriamo per finalizzare questo progetto per come ci eravamo prefissati”.

In merito agli obiettivi prefissati e alle risorse utilizzate Castagnini si è così espresso: “ll progetto per me era questo - ha spiegato - portare in tre anni la squadra in Serie B, in Serie A in tre anni ci vuole la bacchetta magica. Noi le risorse per fare il nostro lavoro le abbiamo avute, ci sono squadre che hanno investito di più non solo quest’anno ma anche negli anni passati che vengono da investimenti precedenti ma anche noi abbiamo speso i nostri soldi, qualche volta bene e qualche volta male come può succedere. Il progetto della società era un progetto interessante ci ha consentito di lavorare in un certo modo”.

Per quanto riguarda il futuro della società il ds rosanero non ha dato indicazioni particolari: “Sulla cessione non me ne occupo io - ha puntualizzato -ma il presidente. Noi la viviamo serenamente, la società non fa mancare nulla. Noi fino al 30 giugno siamo a posto, la società ha sempre pagato lo stipendio il primo del mese da quando sono qua nei tre anni, senza far mancare nulla a nessuno, la società è perfetta e straordinaria sotto certi aspetti. Quello che succederà non lo so, però credo che il presidente e l’amministratore sono persone di livello e serissime, sapranno loro come sistemare la società. In ogni caso il Palermo andrà avanti sicuramente”.

Il ds rosanero ha poi ribadito la posizione espressa a gennaio in merito ai rinnovi dei giocatori in scadenza: “Confermo quanto detto a suo tempo - ha detto - il rinnovo solo a chi lo merita. Se sei in scadenza di contratto credo devi fare un sacrificio in più per conquistartelo, perché è il tuo lavoro se poi qualcuno va a giocare da qualche altra parte pazienza ce ne faremo una ragione ne troveremo un altro Io ho fatto il calciatore avendo contratti sempre annuali e dovevi sempre pedalare fino alla fine se no l’anno dopo era difficile avere un contratto. Oggi è uguale, uno che è in scadenza di contratto si concentra di più per conquistarselo. È normale che più di un calciatore in rosa lo merita ma c’è ancora da pedalare, chiacchierare è facile poi però dopo bisogna meritarsele le cose”.

L’incognita resta anche in merito ai cinque giocatori in questo momento in rosa a titolo temporaneo: tra questi c’è anche Brunori, in prestito secco dalla Juventus. In tal senso Castagnini è possibilista: “Non è detto che torni a Torino - ha detto - il giocatore si trova molto bene a Palermo, il procuratore è contento che sia qui e con la Juventus abbiamo buoni rapporti, Ancora è presto per dire se riusciremo a trattenerlo. Sarà importante la categoria come tutti gli altri fattori ma non ci sentiamo tagliati fuori per lui”.

Il dirigente rosanero ha detto la sua anche in merito alla volata finale della stagione: “Più che preoccuparci delle altre - ha sottolineato - bisogna vedere come arriviamo ai playoff. Se arrivi secondo hai dei vantaggi ma se arrivi secondo e sei scarico è un problema, ma se arrivi sesto e sei carico è diverso. Il lavoro del mister è orientato anche a questo. La squadra sta crescendo e dobbiamo cercare di arrivare agli spareggi al top. Poi ci vuole fortuna. Lo scorso anno abbiamo fatto i playoff senza le due punte Lucca e Rauti; quindi, bisogna anche stare attenti alle assenze e qui serve avere fortuna”

Sulle prospettive della squadra in tal senso Castagnini si è mostrato cautamente fiducioso: “Dobbiamo essere concentrati esclusivamente sulle otto partite e suoi play off - ha concluso - oggi la squadra dà la sensazione tangibile di poter vincere con chiunque perché gioca bene ed è in buona salute, perché pensare di non poter vincere? Bisogna migliorarsi tutti i giorni per poter vincere, se si pensa che quel che stiamo facendo basta sbagliamo, dobbiamo fare ancora di più”.

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