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Il Palermo guarda al mercato di gennaio: Nainggolan non è un'opzione, Rinaudo a caccia del tassello giusto

Il direttore sportivo è già al lavoro per delineare la strategia: prima di acquistare però bisognerà sfoltire la rosa. Da Bettella a Saric: il nodo dei nuovi acquisti che stanno trovando poco spazio. Solo una suggestione l'arrivo del belga cacciato dall'Anversa perché scoperto a fumare in panchina

La sosta per le nazionali è un’occasione ideale per riflettere. Lo aveva detto anche Eugenio Corini, prima della trasferta di Cosenza. Un’analisi globale sul momento attuale dei rosanero, per aggiustare alcuni meccanismi che anche nella trasferta calabrese sono apparsi ancora mal funzionanti. La sosta può essere il momento giusto anche per fare il punto della situazione sulle mosse future da attuare.

Sicuramente non prenderà corpo la suggestione Nainggolan, accostato (senza motivo apparente) ai rosa in questi giorni. Invece durante la sessione invernale di calciomercato si andrà a caccia dei puntelli necessari e di vie d’uscita utili per chi ha trovato meno spazio. Certamente ci saranno delle operazioni in uscita, indispensabili per effettuare gli ingressi. Il ds Rinaudo è già al lavoro per cercare di piazzare dei colpi ma prima servirà, eventualmente, sfoltire la rosa. La squadra ha, oggettivamente, dei limiti strutturali: la difesa non ha dato le giuste risposte e anche la batteria di esterni non fornisce adeguate garanzie.

Ma chissà che questa sosta non sia proficua per recuperare alcuni calciatori ultimamente un po’ fuori dai radar e che potrebbero rivelarsi come “colpi ritrovati” a gennaio. Il riferimento va, per esempio, a Bettella, Stulac e Saric. Il difensore ex Monza era arrivato a Palermo per fare il titolare, ma si è ritrovato indietro nelle gerarchie di Corini. Ivan Marconi, infatti, in questo momento è avanti rispetto a Bettella nella griglia di partenza. Ciò non toglie che le cose possano cambiare, anche perché al rientro dalla sosta proprio Marconi sarà squalificato e Bettella dovrebbe avere la chance per partire dal primo minuto. Ieri, alla ripresa degli allenamenti, Stulac ha lavorato regolarmente con il gruppo. La situazione dello sloveno è più complicata rispetto a quella del difensore centrale: Corini ha trovato gli equilibri giusti con Gomes in mezzo al campo e l’ex City, in questo momento, è una delle pochissime certezze della squadra.

Tuttavia, recuperare Stulac è necessario anche perché su di lui è stato fatto un investimento: magari Corini inizierà ad impiegarlo a partita in corso con continuità, anche per far rifiatare Gomes che a Cosenza per la verità è apparso stanco nella ripresa. In futuro potrebbe anche vedersi Stulac in cabina di regia con a fianco Gomes e uno tra Segre e Broh. Capitolo Saric: anche lui era arrivato come grande colpo ma sta faticando parecchio. Nella conferenza prima della partenza per Cosenza, Corini aveva rivelato di lavorare parecchio sulla sua posizione in campo. Nel 4-3-3 Saric fa fatica, non è un mistero. Occorrerà capire se il calciatore riuscirà davvero a calarsi in questo contesto di gioco oppure no. Certo è che il bosniaco deve avere un cambio di marcia al rientro, sia per lui che per la squadra. A proposito, al rientro il calendario del Palermo prevede un filotto piuttosto complicato.

Tre potenziali avversarie per la lotta nella parte bassa della classifica attendono i rosanero: il Venezia (penultimo, a un punto dal Perugia fanalino di coda), il Benevento e il Como. A queste si può aggiungere anche la Spal di Daniele De Rossi che in classifica ha gli stessi punti dei rosa. Scontri salvezza da non fallire, chiaramente. I primi erano stati piuttosto incoraggianti, come quello col Perugia nella gara d’esordio al Barbera o la trasferta vinta col Modena. L’unica “rivale” contro cui il Palermo non aveva vinto prima di Cosenza è il Cittadella: in quella circostanza i rosanero vennero fischiati pesantemente a fine partita, al termine di novanta minuti piuttosto opachi e noiosi.

La strategia di mercato, comunque, è delineata: operazioni mirate, utili, efficaci. Non ci saranno colpi ad effetto, come potrebbe essere quello di Radja Nainggolan, accostato in questi giorni ai rosanero. Il calciatore belga è stato tagliato fuori dalla rosa dell’Anversa, dopo che durante un match di campionato le telecamere lo avevano immortalato in panchina a fumare. Un episodio gravissimo, per il quale il Ninja si è scusato. Ma ciò non è bastato, per la dirigenza belga, a rimediare. Il giocatore si è sfogato ieri, sul suo profilo Instagram. In una storia, infatti, ha scritto “C’è chi guadagna ancora i propri 5 minuti di popolarità parlando di me. Si parla solo di quello che leggete in giro ma delle buone azioni, della beneficenza che faccio nessuno ne parla, quelle restano dietro gli schermi. E io preferisco tenerle per me”.

Su un suo possibile approdo di Nainggolan a Palermo abbiamo provato a contattare il suo agente storico, Alessandro Beltrami, che però non si è sbilanciato: “Non sono abituato a commentare situazioni legate ai miei calciatori", ha detto a PalermoToday. La strada che porta all’ex Roma, comunque, appare impercorribile.

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