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Aurelio, la nuova freccia di Corini: "Palermo occasione unica, mi ispiro a Theo Hernandez"

La presentazione del calciatore arrivato dal Pontedera, oggi al Renzo Barbera: "Il mio procuratore mi ha chiamato il 30 gennaio, nel pomeriggio: ho dato subito la mia disponibilità per venire qui"

E' visibilmente emozionato Giuseppe Aurelio, quando inizia a rispondere alle domande dei giornalisti presenti al Renzo Barbera. Questa mattina la presentazione ufficiale del terzino sinistro arrivato dal Pontedera, nell'ultimo giorno di mercato insieme a Edoardo Masciangelo del Benevento. Il calciatore nativo di Bracciano, classe 2000, è un prospetto di qualità e certamente potrà tornare utile a Corini sulle corsie laterali. Per lui un contratto sino al 2027, a testimonianza del fatto che la dirigenza rosanero crede in questo ragazzo dalle indubbie qualità.

"Le prime sensazioni qui al Palermo sono ottime – ha esordito Aurelio - sono stato accolto benissimo dal gruppo, dalla società, sono felice di essere qui a Palermo. Per quanto riguarda il mio ruolo, l'essere diventato terzino è stata un'intuizione del direttore che c'era al Sassuolo e da lì ho proseguito su questo ruolo. Il mio procuratore mi ha chiamato il 30 pomeriggio – ha raccontato il terzino - ho dato subito la disponibilità per venire qui. E' stata una trattativa lampo, il 31 ho firmato e sono arrivato. Spero di poter fare grandi cose a Palermo, a livello personale e di squadra. Essere qui è una tappa importante, Iachini e De Zerbi sono state per me figure calcisticamente davvero importanti. A 14 anni approdare al Sassuolo è stata una scelta che mi ha dato tanto, se sono qui oggi è grazie al mio percorso”.

Domenica, nella gara contro la Reggina, ha avuto la possibilità di ammirare un Barbera quasi esaurito, con un colpo d’occhio notevole: “Non ero mai stato a Palermo prima, vedere lo stadio pieno è stata una cosa bella: ora penso ad allenarmi e farmi trovare pronto. Se e quando il mister lo riterrà opportuno io ci sarò”.

Chiusura dedicata alla concorrenza sulle corsie laterali, che il giocatore non teme, e agli idoli del ragazzo: “Il fatto che ci siano tre terzini in squadra non è un problema, anzi, è una cosa che mi stimola. Idoli? Mi ispiro a Theo Hernandez. Poi c’è anche Paolo Maldini, uno dei migliori terzini della storia, ma occorre fare tanta strada per arrivare a quel livello”.

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