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Giovedì, 28 Marzo 2024
Calcio

Palermo and the City: "Sogniamo di andare velocemente in Serie A"

Giorno epocale per la storia del club, allo stadio la presentazione del nuovo gruppo. Mirri resta presidente con il 20%, il centro sportivo è una priorità. Il Ceo Ferran Soriano: "Vogliamo la promozione, ma dobbiamo fare le cose con intelligenza e umiltà, per quest'anno vogliamo consolidare la B"

Il grande giorno è arrivato. Momento epocale nella storia del Palermo: il City Football Group si presenta ufficialmente alla città. Nell'affollata conferenza allo stadio a fare gli onori di casa è stato Dario Mirri. Accanto a lui, con cravatta rosanero e giacca con spilla a forma di aquila, il Ceo Ferran Soriano, in rappresentanza della holding. Soriano ha illustrato il progetto calcistico, l'assetto societario e gli obiettivi a breve e medio termine di questo nuovo corso: tra questi l'arrivo in Serie A (ma senza bruciare le tappe) e il centro sportivo, che è in cima nella lista degli investimenti.

Ad aprire la conferenza è stato il presidente Dario Mirri, che resterà in società con la carica di presidente e il 20% di quote. "Sono orgoglioso, felice e anche commosso - ha esordito -. Ho compiuto il desiderio che avevo 3 anni fa e ora ho l'orgoglio di lasciare il Palermo nelle migliori mani possibili. Il City Football Group è il massimo per me non tanto per aspertti economici ma perchè riuscirà a darci una migliore organizzazione, il club avrà un futuro messo in sicurezza, il City darà certezza. Sappiamo che finirà bene, abbiamo sofferto in questi tre anni, ho dato quello che era giusto dare, ora si apre un'era nuova di competenze, conoscenze. Sta alla città cogliere questa opportunità: mi aspetto che tutti andiamo nella stessa direzione ancora una volta come è stato negli ultimi sei mesi. La mia eredità è il futuro che il Palermo merita e che ho sempre sognato".

Il Palermo passa al City Group: il giorno della presentazione

Mirri ha poi passato la parola a Soriano: "Sono qua come rappresentante del City Football Group assieme ad Alberto Galassi, direttore del board globale, Omar Berrada, Diego Gigliani, Simon Cliff e altre persone del managment. Siamo contenti, onorati, orgogliosi e felici di esere qui. Sappiamo la storia e l'importanza del Palermo in città, per noi questa è un'opportunità fantastica, prendere il lavoro fatto da Dario sino ad oggi, che per noi è un lavoro impressionante. Noi arriviamo per aiutare di più il Palermo. Il sogno di tutti i palermitani è andare in Serie A. Sarà questo il nostro obiettivo dei prossimi anni, sappiamo che è ambizioso. Questa città merità la A ma servirà tanto lavoro perché nel calcio nulla è facile: dobbiamo andare passo dopo passo, essere ambiziosi e lavorare tanto. Vogliamo farlo con ambizione e rispetto della storia del Palermo. Il City Group è presente con 11 squadre, in cinque paesi abbiamo vinto il campionato, con due siamo salite di livello e le squadre che hanno potuto giocare le competizioni continentali l'hanno fatto. La Serie B è difficile, il livello è molto alto, come ho detto prima ci vorrà la passione che hanno i palermitani e abbiamo anche noi, ma servirà lavoro, intelligenza e molto pazienza. In questo la famiglia del City può aiutare: da oggi il Palermo è una famiglia, abbiamo bisogno della città di Palermo, dei tifosi, di tutti".

Soriano Mirri sciarpa-2

Soriano ha poi configurato quello che è l'assetto azionario della società e spiegato qual è l'obiettivo a breve termine: "Prima di tutto non sarebbe possibile questo progetto senza Dario - ha affermato -. Abbiamo visto il lavoro che ha fatto negli ultimi anni, sappiamo che il club è in buone mani e lui sarà il presidente del club. Noi siamo qua per aiutare dal punto di vista finanziario e del know-how, confermo che Dario è il presidente del club e che le nostre quote sono l'80 % e il 20% resta a lui. Per quest'anno ribadisco che l'umiltà è importante e sappiamo quali sono le difficoltà che si possono trovare. Il primo obiettivo è consolidarsi in B, poi vogliamo andare in A sicuramente ma dobbiamo avere la pazienza di fare quel che va fatto passo dopo passo. Non possiamo fare nulla che non sia sostenibile sotto il profilo finanziario. La pazienza è importante. Per il prossimo anno l'obiettivo è restare in B ma sognamo di andare in Serie A velocemente. In Francia col Troyes siamo andati in Ligue 1 al primo anno: col Girona abbiamo fatto lo stesso ma siamo caduti e ci abbiamo messo tre anni per risalire. Abbiamo obiettivi ragionati che culminano con la Serie A". 

In tal senso Soriano ha tracciato la via e il mezzo con cui raggiungere l'obiettivo: "L'obiettivo è fare una squadra che riesca a stare comoda in Serie B e arrivare in Serie A in futuro. Abbiamo un budget che arriva allo staff per poter fare la scelta dei giocatori. Non posso dire altro perché saranno loro a decidere". 

In merito al centro sportivo, Soriano ne ha sottolineato l'importanza "Il Palermo ha bisogno di un centro sportivo migliore di quello attuale, nei nostri piani c'è investire in questo". In tal senso Mirri ha confermato come Torretta resti l'opzione principale: "Il centro sportivo è l'asset decisivo dello sviluppo di quello che immaginiamo, senza una casa è impossibile per tutti noi lavorare bene. Stiamo lavorando con la parte che lavora col City Football Group per analizzare il progetto di Torretta. Nelle prossime settimane possiamo decidere di procedere oltre, c'è una condivisione totale. Ad oggi non c'è una decisione immediata ma le condizioni tecniche su Torretta saranno favorevoli. Parliamo di un progetto a breve termine".

"Non abbiamo un'idea sul tema stadio ma è vero che sarà fondamentale - ha proseguito -. Il Barbera è uno stadio fantastico, dove gioca la Nazionale, non c'è tanto da fare: l'importante è che lo stadio sia pieno. Il lavoro più importante è convincere i palermitani a venire allo stadio, abbiamo bisogno di questo aiuto per far crescere il club e questo l'obiettivo numero uno. Lo sviluppo dello stadio è importante ma non abbiamo un'idea di come lo faremo in futuro". Mirri poi conclude: "Ferran ha condiviso la nostra idea di uno stadio aperto tutti i giorni, è la nostra chiesa. Le condizioni dello stadio sono buone, possono diventare eccellenti se le istituzioni riescono a trovare la sintesi dandoci un percorso. Si tratta comunque di un progetto a medio-lungo termine".

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