Baldini, destinazione paradiso: "Ma a Palermo dobbiamo giocare come se a Padova avessimo perso"
Il tecnico rosanero dopo la vittoria dell’Euganeo non vuole cali di tensione. Valente: "Dobbiamo stare sul pezzo per altri 90 minuti, ci abbiamo sempre creduto anche quando le cose andavano male"
Fare come se all’Euganeo in realtà sia arrivata una sconfitta. Questa è la via che traccia Silvio Baldini dopo la vittoria di ieri contro il Padova per 0-1: un successo pesante nell’ottica della finale playoff e del traguardo della B di cui il tecnico riconosce un valore sul quale è vietato assolutamente crogiolarsi. Così come è assolutamente vietato crearsi eventuali alibi, a partire dall’assenza di Damiani, squalificato per domenica.
Nel post-partita il tecnico massese ha analizzato la storia della partita sottolineando l’importanza di non fare affidamento sul risultato nella sfida di ritorno: “Abbiamo giocato come se fosse una finale secca - ha affermato - peccato che all’ultimo quando si sono messi 4-2-4 ci sono state delle ripartenze in cui abbiamo mancato l’ultimo passaggio per pochi centimetri, altrimenti potevamo ottenere un risultato ancora più importante, ma questo non conta. La finale è questa, era importante venire e vincere pensando che abbiamo perso e che dobbiamo rimontare il Padova: l’unica maniera per andare in paradiso è pensare che abbiamo perso, se lo facciamo anche domenica di fronte al nostro pubblico faremo una grande prestazione”.
Baldini ha anche spiegato la staffetta a fine primo tempo tra il match-winner Floriano e Soleri: “Era una cosa programmata - ha detto - Floriano l’altra settimana è stato fermo e ha ripreso mercoledì, facendo cinque giorni dopo un lungo stop in cui ha fatto terapie, è normale che non avesse 90 minuti. È un giocatore importante che quando è fresco riesce a trovare il gol come è successo; c’era la possibilità di fare questo cambio anche perché c’erano i calci piazzati dove loro erano bravi e avevamo bisogno di centimetri. Soleri è bravo e poi sappiamo che quando subentra segna”.
In merito allo stato d’animo dell’ambiente e alle parole del tecnico del Padova Oddo, che si è mostrato carico in vista del ritorno, Baldini si è così espresso: “Devo solo pensare ad allenare la squadra - ha osservato - poi la felicità la respiri ogni giorno nel quotidiano e tutti ti fanno sentire questa appartenenza, non bisogna contenere nulla ma gioire. Giustamente Oddo ha detto dal punto di vista loro una cosa giusta: io preferisco partire dall’1-0 e giocare al ritorno in casa sapendo che dobbiamo pensare di fare come stasera e giocare come se avessimo perso”.
L’allenatore del Palermo ha poi parlato dell’assenza per squalifica nella gara di ritorno di Damiani, decisamente uno dei giocatori più in forma della squadra, non mostrandosi preoccupato: “Damiani è esploso e l’ho fatto giocare - ha sottolineato - ma abbiamo Dall’Oglio e anche Odjer. Mi dispiace che perdiamo Samuele in questo momento perché stava rendendo al massimo ma è un’assenza che possiamo riparare: ad Avellino, Monopoli, Bari e Trieste ha giocato Dall’Oglio. Parlare dell’assenza di Damiani sarebbe mettere le mani davanti: possono giocare anche quelli in panchina, quello che conta la prestazione e se noi non pensiamo al risultato la prestazione ci porta a fare cose importanti”.
Valente: "Gruppo fantastico"
Autore della giocata decisiva, con il pressing che ha portato Gasbarro all’errore portando così la palla verso Floriano, Nicola Valente ha espresso la sua soddisfazione per il punto raggiunto dalla squadra sottolineando come ci sia comunque da fare il passo più importante: “Diciamo che è stato un percorso ancora più bello - ha affermato - perché siamo partiti che in pochi credevano in noi e adesso siamo qui a giocarci le nostre carte. Dobbiamo stare sul pezzo per domenica, siamo già concentrati, non dobbiamo abbassare la guardia perché ci sono altri 90 minuti e dobbiamo dare il massimo”.
L’esterno di Zevio si è poi soffermato sul percorso della squadra, sottolineando la convinzione della stessa nel raggiungere l’obiettivo anche nei momenti più duri: “Dico onestamente che questa squadra ha sempre lavorato come ha lavorato adesso - ha sottolineato - e noi ci credevamo di arrivare lontano: adesso abbiamo questa sfida davanti, non è assolutamente finita. Parlare adesso è facile, visto che la squadra è stata contestata com’era giusto che fosse in quella fase, ma stavamo costruendo delle fondamenta per questo periodo qua. Adesso stiamo vivendo un sogno che dobbiamo assolutamente chiudere e dobbiamo stare sul pezzo domenica sera”.
Valente, nel commentare l’episodio del salvataggio di Marconi, ha elogiato tutti i compagni: “Siamo un gruppo di ragazzi fantastici - ha detto - sono contento per Ivan che ha fatto una partita stupenda come tutti i playoff. I miei compagni hanno fatto tutti un playoff incredibile e sono veramente onorato di far parte di questa famiglia e di questa squadra: poche volte ti capita in carriera di avere compagni del genere, quando ho avuto il calo mi hanno aiutato, dandomi fiducia. Sono veramente fiero di essere in questo gruppo”.