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Italia-Macedonia, il ct Mancini vuole la spinta del pubblico: "Palermo ci supporterà"

L'allenatore degli azzurri, in conferenza stampa, ha sottolineato l'importanza dei tifosi: "Qui si fanno sentire e il fatto che si tornerà al 100% sarà una cosa positiva in più rispetto agli ultimi due anni". Il capitano Chiellini: "Siamo una squadra forte. Non dobbiamo avere paura né il braccino corto"

"Due anni fa siamo stati a Palermo, qui il pubblico si fa sentire. Il fatto che domani si tornerà al 100% sarà una cosa positiva in più rispetto agli ultimi due anni. A Palermo il supporto alla squadra c'è sempre stato, speriamo dopo la gara di domani di essere tutti felici e contenti". Lo ha detto in conferenza stampa il ct della Nazionale di calcio, Roberto Mancini, alla vigilia del primo spareggio per i Mondiali contro la Macedonia del Nord: la prima delle due gare da vincere per staccare il biglietto per Qatar 2022.

"Non abbiamo avuto tanto tempo - ha aggiunto Mancini - i ragazzi arrivano e devono recuperare dalle fatiche, dai viaggi. Abbiamo provato qualcosa nella mezza giornata di ieri e proprio per questo motivo abbiamo confermato i ragazzi dell'Europeo. Si conoscono bene e sanno ciò che dobbiamo fare. Ci sono momenti entusiasmanti e altri di delusioni, magari si potesse solo vincere. Basta essere concentrati su ciò che dobbiamo fare: l'Italia sa giocare bene a calcio e noi dobbiamo pensare al campo, non ad altre cose".

Il capitano dell'Italia Giorgio Chiellini non ha dubbi sul valore del gruppo azzurro: "Siamo una squadra forte, dobbiamo giocare con la giusta convinzione e quel pizzico di presunzione. Non dobbiamo avere paura, né il braccino corto. Godiamoci questa atmosfera". Durante la conferenza stampa, Chiellini ha ricordato il ko del novembre 2017 contro la Svezia che escluse gli azzurri dai mondiali di Russia 2018. "Chi ha vissuto l'esperienza di 4 anni fa saprà gestire bene le emozioni. In questi mesi siamo stati sfortunati e potevamo fare meglio con la Bulgaria, mentre con la Svizzera avremmo meritato di vincere entrambe le partite. Ci vuole umiltà, ma nulla di straordinario per rifare ciò che abbiamo fatto a Wembley. La Nord Macedonia non è qui per caso, ma noi dobbiamo solo essere noi stessi e giocare a calcio. E' il nostro percorso negli ultimi tre anni e mezzo, né più né meno. Se giochiamo come sempre fatto il risultato lo raggiungeremo".

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