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Cossentino, dalla Coppa Uefa all’Eccellenza: “Orgoglioso del mio passato ma ora penso solo a Misilmeri”

Giovane promessa negli anni d’oro del Palermo di Zamparini, il difensore palermitano adesso guida la retroguardia biancorossa: “Rischiavo di smettere, qui ho visto la luce in fondo al tunnel. Oggi sono felice di essere in questa società ambiziosa”

I tifosi del Palermo più attenti, appassionati e incalliti difficilmente avranno dimenticato il nome di Alberto Cossentino. Lanciato titolare a 18 anni da Guidolin il 23 novembre 2006 nell’ostica trasferta turca che vide i rosanero affrontare il Fenerbahce nel catino del Sukru Saracoglu, in una partita persa 3-0 che vide anche l’esordio di un certo Salvatore Sirigu, il difensore palermitano, pilastro della retroguardia nella Primavera scudettata di Pergolizzi, fu a lungo anche nei ranghi della prima squadra, con cui debuttò anche in Serie A nel 2008. Oggi dopo una lunga carriera tra i professionisti forse non all’altezza delle aspettative iniziali ma comunque di buon livello, è uno dei nomi più importanti dell’ambiziosa rosa della Don Carlo Misilmeri impegnata nel girone A di Eccellenza.

Lo stopper classe 1988 al suo passato riguarda con orgoglio preferendo comunque portare l’attenzione ad un’avventura che per lui, condizionato da problemi molto seri all’anca, ha il sapore della rinascita: “Per me Misilmeri rappresenta una luce in fondo al tunnel - racconta a PalermoToday -venivo da un periodo molto buio dopo aver subito un’operazione importante, mi era stato consigliato anche di smettere. Poi con forza di volontà e dopo un lungo periodo di riabilitazione sono riuscito a tornare in campo. Per me è dunque un ritorno a casa e un ritorno a giocare, alla vita. Del mio passato sono molto contento, ho ricordi stupendi legati al Palermo, del quale sono tifoso, che tengo stretti nel cuore. Ho vissuto tante avventure in giro per l’Italia ma penso ad oggi e sono contento di fare parte di questa società che ha grandi ambizioni”.

Oggi Cossentino, non più giovane promessa ma giocatore navigato e padre di famiglia, cerca di mettere a disposizione alla squadra il bagaglio accumulato nella sua carriera: “L’esperienza aiuta tantissimo - spiega - essendo andato via presto da casa ho vissuto esperienze che mi hanno fatto maturare sia come uomo che come calciatore. Oggi a 33 anni sento di avere maturità in più e cerco di mettere a disposizione della squadra e della società, cercando di dare consigli a quei ragazzi giovani che possono fare strada, che è l’aspetto che preferisco”.

Il difensore palermitano, che ha giocato per tanti anni in C con qualche stagione in Serie D, ha poi espresso considerazioni lusinghiere sul livello del Girone A che vede impegnata la sua squadra: “Questo per me è il mio primo anno effettivo in Eccellenza - dice - categoria che avevo assaggiato un po’ l’anno scorso fino alla sospensione per Covid. Vedo un campionato di alto livello con un girone impegnativo in cui troviamo tantissime squadre attrezzate, penso al nostro avversario di domenica scorsa ovvero l’Enna ma anche squadre di piazze importanti come Canicattì, Akragas, Mazara per citarne alcune. Per me è una bella scoperta: giocare in Sicilia mi mancava perché sono stato quasi sempre fuori e devo dire che il livello è alto. Per altro essendoci in Eccellenza l’obbligo di schierare due under e non quattro come accade in Serie D ti trovi ad affrontare gente esperta e preparata. Parliamo di un girone di alto livello”.

Cossentino analizza poi l’inizio di stagione della squadra, apparsa in crescendo nelle ultime uscite: “Noi siamo un gruppo nuovo - sottolinea - come tutti i gruppi nuovi non ci sbilanciamo e non facciamo pronostici, perché piano piano siamo in continua crescita. Ogni domenica costruiamo qualcosa di nuovo e importante, le vittorie e i risultati ci aiutano ad amalgamarci come gruppo. L’avvento di mister Utro ci ha poi dato una mano perché abbiamo sistemato tante cose. Non è mai facile per un gruppo nuovo che parte da zero fare subito bene. In questo momento ci godiamo la vittoria contro l’Enna, che in uno scontro diretto è come valesse sei punti, ma restiamo comunque coi piedi per terra: l’obiettivo è dare sempre il massimo e lavorare bene ogni settimana senza porci altri obiettivi se non l’avversario di domenica. Piano piano stiamo diventando sempre più squadra: speriamo di toglierci qualche soddisfazione continuando a lavorare sodo”.

Lo stopper biancorosso ha infine parlato del prossimo impegno della squadra che domenica riceve a Piano Stoppa lo Sciacca, altra compagine in forma reduce da sei risultati utili consecutivi: “Domenica incontriamo un’ottima squadra - conclude -che è a tre punti da noi: abbiamo l’obbligo di vincere in casa perché vogliamo continuare questa striscia fondamentale per il nostro cammino. Come sempre studieremo l’avversario e ci impegneremo per migliorarci sempre di più come ogni settimana: affrontiamo questa partita serenamente ma con senso di responsabilità perché sappiamo quanto sono importanti i tre punti.

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