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La storia / Balestrate

Giovanni Daidone, il Baggio mancato: il ricordo del talento morto in un incidente 35 anni fa

Un documentario del giornalista Riccardo Vescovo racconta il centrocampista balestratese partito dal Don Bosco Partinico e poi approdato al Palermo. Durante una convocazione nella Nazionale Under 16 l'incrocio col campione viola. Poi l'interesse della Fiorentina prima del tragico impatto

Giovedì 12 novembre 1985, pagina 10 della Gazzetta dello Sport: "Stamane collaudo per l’Under 16" è il titolo di una breve in cui si dà notizia della lista dei convocati della Nazionale giovanile guidata da Comunardo Niccolai, scudettato del Cagliari 1970, ma quasi sempre ricordato forse un po' ingiustamente come "il re degli autogol". Scorrendo i nomi nell’elenco dei ragazzi che dovranno presentarsi a Coverciano, oltre a quelli del fratello di Alessandro Costacurta, Ludovico, a Rufo Emiliano Verga e al portiere Luigi Turci, si legge quello di un giocatore del Palermo: Giovanni Daidone. Ha soltanto 15 anni, ma è già una promessa del calcio italiano. Balestratese, capelli biondissimi e due piedi d’oro come la sabbia delle spiagge delle sue parti. La sua presenza in campo non passa inosservata: Don Bosco Partinico, Palermo, Nazionale. A segnalarlo ai rosanero è Angelo Chianello, scopritore di Totò Schillaci. Poi l’interesse della Fiorentina che in quegli anni sta già coltivando un vicentino mingherlino e riccioluto, classe cristallina e muscoli di seta. Si chiama Roberto Baggio e di lui si accorgerà anche lo stesso Daidone che piazzerà un poster in camera sua. Baggio si riprenderà da un gravissimo infortunio a due giorni dalla firma del contratto con la Viola (che arriverà comunque) e diventerà “il Divin codino”, Daidone invece non ne avrà la possibilità. A distanza di quasi due anni dal giovedì azzurro, per Giovanni arriva un giovedì nerissimo, quello dell’11 giugno 1987: è alla guida di un motorino quando rimane coinvolto in un incidente a Balestrate. Lì si interrompe non solo la sua carriera, ma anche e soprattutto la sua vita. A distanza di 35 anni da quel giorno, sabato 11 giugno 2022, Daidone verrà ricordato nella sua città con una messa nella chiesa madre e la proiezione nel salone parrocchiale del documentario “Un talento divino”, realizzato dal giornalista Riccardo Vescovo.

Daidone, l'azzurro e... Baggio

La storia di Daidone è per certi versi quasi inedita al di fuori del suo luogo di origine. Nel comune in cui è nato il 5 marzo 1970 è stato ricordato nel dicembre 2016, quando gli è stato intitolato un centro sportivo polivalente. Poi la sua vicenda, prima magica e poi tragica, è tornata nel dimenticatoio. Nel 2020, durante il lockdown, nello stesso anno in cui ricorrevano i 200 anni dell’istituzione del comune di Balestrate, Vescovo ha rimesso mano a quel poco materiale disponibile fino ad allora sull’enfant prodige. E, poco alla volta, ha anche reperito nuovi reperti, contattando amici, parenti, compagni di squadra, allenatori. Alcuni di loro raccontano Daidone nel documentario. Tra loro c’è anche un ex giocatore di Serie A, che con la giovane promessa balestratese ha condiviso la convocazione in Nazionale Under 16 del novembre 1985. Si narra - ma l'aneddoto è tutto da confermare - anche di una partitella nei campi di Coverciano giocata contro la Fiorentina e Baggio, con il futuro numero 10 della Nazionale che diede una mano al giovane siciliano per aiutarlo dopo uno scontro di gioco. "Dai alzati che sei un ottimo puledro", gli avrebbe detto il fantasista di Caldogno secondo Roberto Palazzolo, cugino di Daidone. "Diedero a Giovanni un completino della Fiorentina e gli dissero di portarselo perché prima o poi gli sarebbe servito", aggiunge.

daidone pagina gazzetta novembre 1985-2

La telefonata della Fiorentina

Fogli di quotidiani, foto, ma soprattutto le parole di chi lo ha visto giocare tracciano il ritratto di Daidone. Tra queste un’immagine emblematica che lo ritrae con la maglia del Palermo. Lo scatto è corredato da un ritaglio di un articolo del Giornale di Sicilia dell’11 settembre 1986 dal titolo: “La ‘Primavera’ ultima in campo in maglia rosanero”. E Daidone è nella formazione di quell’amichevole a Collesano giocata due giorni dopo che la Figc ha decretato la radiazione della società di viale del Fante. Nella stagione, coi rosanero cancellati dal panorama calcistico nazionale, 1986-1987, Giovanni finirà nel Trapani, prima di quel terribile impatto che se lo porterà via per sempre. "Qualche giorno dopo - ricorda Palazzolo - a casa della famiglia di mio cugino arrivò una telefonata: era la Fiorentina. Volevano ingaggiarlo, ma al club toscano comunicarono la notizia della morte".

L'appello

Adesso il filmato di poco meno di mezz’ora proverà a fissare nell’immaginario collettivo le gesta di questo campioncino semisconosciuto volato via troppo presto. Ma all’autore del documentario mancano ancora diversi pezzi. “Lancio un appello: chi dovesse avere video di partite della prima metà degli anni Ottanta in cui c’era questo biondino fortissimo mi contatti”. In questo caso è possibile scrivere all’indirizzo e-mail vescovoriccardo@gmail.com.

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