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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Villabate-Resuttana, una sfida in... famiglia: il 44enne Giampiero Clemente avversario del figlio

Nell'ultima partita del campionato di Promozione, il "Pescatore di Perle" ha affrontato il primogenito 17enne Mattia, per l'occasione capitano dei giallorossi. Il bomber a PalermoToday: "E' stata un'emozione unica, una delle pagine più belle della mia carriera"

Una sfida in... famiglia. Ieri pomeriggio nel match del Luigi Zarcone tra Villabate e Resuttana San Lorenzo, valido per l'ultima giornata di Promozione, sono scesi in campo - uno contro l'altro - padre e figlio: da un lato il bomber Giampiero Clemente, 44 anni, che con i suoi 28 gol ha trascinato il Resuttana San Lorenzo alla vittoria del campionato e dall'altro il primogenito Mattia, 17 anni, investito per l'occasione della fascia di capitano dall'allenatore del Villabate Peppe Guida.

Per entrambe le squadre è stato un commiato: i padroni di casa sono retrocessi in Prima Categoria; gli ospiti sono saliti in Eccellenza. La squadra giallorossa prima della gara ha concesso la passerella d'onore al club palermitano, come sempre sceso in campo con alla testa il "vecchio" numero dieci, che nella sua carriera ha militato in diverse squadre professionistiche.

Al "Pescatore di Perle", questo campionato straordinario ha regalato alla fine un'emozione tanto grande, forse non unica in senso assoluto ma sicuramente rara. Per la cronaca la partita ha visto la vittoria del Resuttana per 4-1: né Giampiero né Mattia sono riusciti ad andare a segno ma questo è un dato quanto mai secondario rispetto alla soddisfazione di essersi trovati assieme da avversari  in una competizione agonistica.

Giampiero Clemente ha descritto così le sensazioni provate durante la partita: "E’ stata un’emozione unica - racconta a PalermoToday - sfido chiunque a non provare qualcosa di immenso nel poter giocare un giorno contro il proprio figlio. Sono felice, ringrazio la società del Villabate per avergli dato la possibilità di indossare la fascia di capitano consentendogli di essere con me a centrocampo e poterci così abbracciare in modo emozionante. Gli auguro tutto il bene di questo mondo: per me è stato qualcosa di unico, credo lo sia stato anche per lui: un giorno che resta impresso nella mia carriera personale".

Quello di ieri è stato un bel tributo a un grande interprete del calcio siciliano e al tempo stesso un segno di buon auspicio per il futuro di una giovane promessa che spera di poter ripercorrere le orme del padre.

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