Fidelis Andria-Palermo 0-2, Filippi: “Grande prestazione, ancora presto per tirare le somme”
Il tecnico del Palermo analizza la vittoria della sua squadra: “Gli avversari ci hanno messo in difficoltà, guardiamo partita per partita senza pensare alla classifica”. Almici: “Questa è la vittoria del gruppo, felice di aver segnato”
La seconda vittoria consecutiva in trasferta per il Palermo contro la Fidelis Andria ha un sapore dolce per diversi motivi dall’aver infranto la maledizione della vittoria allo stadio Degli Ulivi a l’aver agganciato il secondo posto accorciando a meno 4 sul Bari sconfitto ieri a Castellammare. Il tecnico Giacomo Filippi alla fine della fiera è soddisfatto ma predica al contempo calma.
L’allenatore rosanero nell’elogiare la squadra ha invitato l’ambiente a non proiettare troppo l’attenzione su una graduatoria che vede i rosanero in ascesa: “Noi abbiamo sempre parlato di continuità di prestazione - ha spiegato - mi riferivo proprio all’atteggiamento avuto oggi e nelle ultime uscite. Noi dobbiamo guardare solo avanti e alla fine del girone d’andata tirare le somme. Oggi è presto per parlare di qualcosa di strapositivo. Dobbiamo lavorare sodo, essere concreti e semplificare le cose difficili. Oggi abbiamo giocato in un campo difficile contro un’ottima squadra: i ragazzi sono stati bravi nella lettura in alcuni momenti della gara è merito loro se abbiamo sofferto poco e portato a casa l’intera posta”.
Filippi ha voluto ribadire la sua convinzione nel valore della rosa: “Ho sempre detto che questa squadra è molto competitiva, ha valori e può giocarsela con tutti fino alla fine, la penso così anche adesso. Se noi manteniamo questa continuità, guardando partita dopo partita, alla fine del girone d’andata possiamo fare valutazioni. Oggi è prematuro”.
In merito all’assetto tattico della squadra l’allenatore partinicese ha voluto sottolineare come ormai i sistemi di gioco siano tutti consolidati: “La quadra l’avevamo già trovata prima - spiega - i moduli purtroppo vengono interpretati in maniera errata dai giornalisti ma questa non è colpa mia, ognuno fa le sue valutazioni. È la posizione in campo che determina un modulo piuttosto che un altro.”
Almici: “Ogni domenica giochiamo come se avessimo contro il Real, dedico il gol a mia moglie”
Autore del gol che ha chiuso la partita il terzino destro Alberto Almici ha celebrato la rete togliendosi la maglia e andando sotto la curva assieme ai tifosi: un’esultanza sentita e quasi catartica per lasciarsi alle spalle un inizio di stagione oggettivamente complicato: “Sono contento per il gol -ha spiegato - soprattutto perché abbiamo vinto che era molto importante. L’ho vissuta come una gioia per me e soprattutto per i miei compagni perché penso sia stata la vittoria del gruppo”.
Il difensore di Lovere si è soffermato in generale sul momento positivo vissuto dalla squadra: “Sinceramente noi cerchiamo di lavorare giorno per giorno -ha affermato - partita per partita senza guardare la classifica. Penso che gli avversari più difficili per noi siamo noi stessi. Guardiamo partita per partita senza esaltarci quando va bene e deprimerci quando va male. Serve un equilibrio che cerchiamo di avere nel nostro gruppo. Ogni partita cerchiamo di mettere la stessa intensità che si metterebbe avendo davanti il Real Madrid. Sono contento perché stiamo facendo bene sia come risultati che prestazioni. Quando giochi bene partita per partita puoi toglierti molte soddisfazioni”.
Almici ha parlato del suo difficile avvio di campionato spiegando di non essersi abbattuto: “Nella carriera di un giocatore - ha detto -ci sono stati momenti belli e meno belli. Dai momenti meno belli sono sempre uscito col duro lavoro e la mia voglia d’impegnarmi e la cosa più importante è questa. Magari il periodo che ho vissuto avrei potuto fare meglio ma cerco di lavorare con la serenità giusta e la voglia giusta: quando penso che lasci tutti in allenamento e sei un professionista alla fine tutto torna. L’importante è la mentalità giusta per superare i momenti brutti”.
L’esterno rosanero ha poi parlato del gol: Volevo dedicare il gol a mia moglie Francesca, mi è stata vicina nel momento difficile. L’esultanza è figlia dell’importanza della partita, mi sono tolto la maglietta istintivamente, non mi è mai successo perché in carriera non ho segnato tanti gol ma lo rifarei: esultare assieme ai tifosi è stato bellissimo”. Almici ha poi speso parole d’elogio anche per il suo concorrente sull’out di destra Doda: “Cerco di dargli molti consigli e di stargli vicino, penso che sia un giocatore dal futuro importante, ha gamba ed è intelligente. Come tutti i giovani deve avere un certo tipo di crescita ma con la testa, l’umiltà e la dedizione al lavoro può arrivare lontano. Se non l’stessi avuta in carriera a quest’ora non sarei qui in una piazza come il Palermo. Può diventare un giocatore importante”.