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Don Carlo Misilmeri, il bilancio di Cottone: “C’è un mix di rammarico e felicità, gettate le basi per il futuro”

Il presidente della società biancorossa analizza la stagione, chiusa con la sconfitta nella finale playoff contro l’Akragas: “Ci si aspettava qualcosa di più vista la programmazione ma il risultato resta eccellente”.

Arrivata ai nastri di partenza come una delle favorite per un campionato di vertice in virtù di una campagna acquisti in pompa magna, la Don Carlo Misilmeri ha chiuso la sua stagione perdendo la finale di girone dei playoff di Eccellenza contro l’Akragas, dopo aver finito al terzo posto un campionato di livello alto dominato dalla corazzata Canicattì. Il presidente biancorosso Antonio Cottone ha analizzato sui canali ufficiali del club il percorso della squadra.

In prima battuta il massimo dirigente della Don Carlo ha espresso le sue considerazioni su questa stagione: “C’è il rammarico di non essere avanti - ha spiegato -ma anche la felicità di aver scritto qualcosa di storico per Misilmeri, per la Don Carlo. Per quel che si è fatto, detto e programmato ci si aspettava qualcosa di più però quando i impatta con la realtà ti rendi conto che non basta investire ma devi farlo con sagacia, conoscendo anche gli uomini che alle volte in un gruppo possono non trovarsi allo stesso modo. D’altronde è normale che sia così, bisogna trovare la giusta alchimia per arrivare a grandi risultati, cosa che non è poi così facile. Il risultato resta comunque eccellente, degno della categoria, e sono state gettate le basi, come è successo l’anno scorso, per un futuro biancorosso”.

Cottone ha poi parlato delle prospettive della squadra, facendo intendere che si va verso la riconferma di mister Salvatore Utro, subentrato a inizio stagione a Corrado Mutolo: “Ogni anno si tirano le somme e si cerca di capire gli errori di valutazione e di gestione - conclude - io sono il primo a prendersi le colpe: in una scala gerarchica chi è in testa ha le grandi responsabilità, a livello di società è il presidente, a livello di squadra è l’allenatore e poi c’è lo staff vicino al presidente e al tecnico. I rapporti sono assolutamente sereni, mister Utro mi guarda, sarà riconfermato così è tranquillo (ride). Devo dire che c’è tanta serenità: la cosa bella è aver trovato tante belle persone, dai ragazzi, ai più giovani, a chi ha gestito il settore giovanile. E’ stato un anno di grandi soddisfazioni per le nostre squadre giovanili e la nostra prima squadra ha perso in maniera immeritata, anche se ad onor del vero e dell’Akragas il pareggio sarebbe stato comunque a favore loro. Resta il rammarico di essere usciti con una sconfitta anche se la sostanza cambiava di nulla”.

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