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Verso il derby, Filippi: "Importante gestire l'aspetto emotivo, dispiace l'assenza dei nostri tifosi"

Per la partita di domani pomeriggio al Massimino il tecnico rosanero riparte dal 3-5-2 che ha dato tante certezze nelle ultime competizioni: in difesa torna Marconi dopo la squalifica; Accardi e Soleri insidiano Almici e Fella. Il Catania potrebbe schierare nuovamente il tandem composto da Sipos e dal capocannoniere del torneo Moro

Non è una partita come le altre a prescindere: non lo è maggior ragione pensando al percorso e agli obiettivi della squadra. Il Palermo arriva al derby del Massimino con la consapevolezza di dover vincere per due motivi che hanno un peso enorme: tenere la scia del Bari e onorare la maglia e la città nella partita più sentita dall’ambiente rosanero e dell’intero calcio siciliano. Giacomo Filippi con ogni probabilità si affiderà ancora una volta allo schema e agli uomini che hanno dato maggiori certezze per fermare gli etnei, squadra di valori tecnici tutt’altro che disprezzabili che vuole regalarsi un acuto importante in una  stagione problematica: tuttavia qualche variante potrebbe pure essere apportata. La partita, in programma alle 14:30 sarà trasmessa in streaming sulla piattaforma Eleven Sports.

Filippi in prima battuta traccia un bilancio, visto che la sua avventura in rosanero iniziò proprio con un derby al Massimino, e indica la via da seguire per battere il Catania: “È da lì che ho iniziato l’avventura col Palermo - ha ricordato - è iniziata bene, quel che rimane nella memoria è un bellissimo ricordo. Dobbiamo fare di tutto per far sì che si torni a Catania e fare una prestazione come quella della scorsa stagione e dare un segnale forte a questo campionato, a noi stessi. Per fare questo serve il miglior Palermo, la massima condizione mentale, il 120% da parte di tutti: se viene a mancare questo avremo grosse difficoltà. Il Catania è una squadra che gioca molto bene, di valore assoluto individuale e collettivo che ha l’arma in più dell’orgoglio: vanno elogiati tutti per il lavoro che stanno facendo in queste condizioni. La cosa che mi preoccupa di più è far sì di controbattere sin da subito”.

Il tecnico partinicese sottolinea come sarà importante la gestione emotiva della gara: “L’aspetto emozionale fa la sua parte ma non è detto che la faccia in positivo - ha spiegato - la troppa emozione ti può tradire e fare brutti scherzi. Abbiamo tanti giocatori che sentono molto questa partita: ci saranno da valutare molte cose perché non sempre questi aspetti si riversano nel verso migliore. Devono essere bravi i giocatori a fare dell’emozione un valore aggiunto e non un limite. Ci abbiamo lavorato tanto in settimana ed è la cosa che mi preme di più: domani voglio la massima lucidità, non dico serenità o tranquillità, ma lucidità nello scindere le cose”.

L’allenatore del Palermo non è preoccupato dalla tradizione che vede spesso negli scontri importanti prevalere la squadra sulla carta più debole o meno in forma, sottolineando il valore della partita: “Dobbiamo invertire il trend - ha detto -che premia le squadre sfavorite nel derby. È così in tutte le cose: quando uno è in difficoltà trova energie insperate per ribaltare ogni pronostico. Una squadra forte come la nostra deve essere preparata a queste partite: da che è ina partita speciale in cui ci giochiamo il nostro presente che è la base del nostro futuro. Per noi sarà una partita fondamentale, per noi, per i tifosi, per la città. Dobbiamo essere consapevoli di dover fare una grande prestazione: poi il risultato può essere figlio anche di altri fattori ma raramente la prestazione tradisce il risultato”.

Filippi ha poi parlato del contesto che troverà domenica, caratterizzato dall’assenza dei tifosi del Palermo: “Preferirei sempre che ci fossero gli spalti pieni e gremiti - ha detto - per dare queste disposizioni avranno le loro ragioni ma in questo periodo sono state fatte tante iniziative per ammorbidire le tensioni. È sempre un derby ed è giusto che ci sia il campanilismo ma la cosa più bella sarebbe stata vedere gli spalti pieni con entrambe le tifoserie. Il fatto che ci siano i tifosi locali deve essere uno sprone: chiaro che lo stadio è rossoazzurro ma noi abbiamo una maglia, dei colori, per quelli giochiamo riversando noi stessi all’interno del campo. Sono convinto, a me succedeva così, che quando hai una platea contro ti gasi di più e cerchi di avere un orgoglio superiore per vincere queste avversità”.

Il tecnico rosanero ha speso due parole sul centravanti rossazzurro Moro, capocannoniere del campionato con lo score notevole di 16 gol in 14 partite: “Moro è un giocatore che sta facendo cose straripanti - ha concluso - è forte, gioca per sé ma fa giocare bene anche la squadra. Il Catania è un collettivo di alto livello, non elenco tutti i nomi ma sta facendo molto bene nonostante le difficoltà: abbiamo preparato la partita per affrontare il Catania e non Moro che ne fa parte”.

L’allenatore del Palermo si è infine espresso sulle possibili varianti tecniche e di modulo: “Il trequartista è una soluzione provata tanto in settimana - ha concluso -alternando i due trequartisti e i tre centrocampisti: solo così possiamo cambiare a partita in corso in un modo o in un altro. I ragazzi sanno bene come muoversi in base al sistema di gioco: lo teniamo in considerazione perché è una cosa che proponiamo. Così abbiamo giocato spesso i secondi tempi ma capiterà che giocheremo i primi tempi così”.

Qui Palermo

Con il ritorno dalla squalifica di Marconi il tecnico avrà l’organico al completo. In settimana Accardi è stato provato anche nel ruolo di esterno destro di centrocampo: una soluzione maggiormente prudenziale per cui Filippi potrebbe alla fine anche optare. Al netto di ciò si va verso la conferma integrale del sistema di gioco e degli interpreti visti nelle ultime giornate. In difesa Marconi riprende il suo posto tra Buttaro e Perrotta; a centrocampo l’ex Dall’Oglio appare ancora una volta in vantaggio su Luperini. In attacco Fella è insidiato da Soleri.

Qui Catania

Nelle ultime due uscite il tecnico Baldini ha optato per il 4-4-2 in vece del 4-3-3 con l’utilizzo contestuale del capocannoniere Moro e dell’attaccante croato Sipos. Una soluzione molto offensiva che potrebbe essere riproposta anche domani pomeriggio: Ceccarelli e Russotto si giocano il posto sull’out di destra con Russini intoccabile a sinistra, in mezzo al campo Rosaia e Greco favoriti su Izco e Maldonado. Uno di questi due sarebbe invece certo del posto in caso di passaggio al 4-3-3 con Sipos relegato in panchina. Difesa quasi intoccabile con Calapai, Monteagudo e capitan Claiton confermati: unico dubbio a sinistra tra Ropolo e Zanchi.

Le probabili formazioni

Catania 4-4-2: Sala; Calapai, Claiton, Monteagudo, Ropolo; Ceccarelli, Rosaia, Greco, Russini; Sipos, Moro

Palermo (3-5-2): Pelagotti; Buttaro, Marconi, Perrotta; Almici, Odjer, De Rose, Dall’Oglio, Valente; Fella, Brunori.

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