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Baldini senza filtri: "Palermo non è Milano, se sei sposato non guardi una bella donna e mi pare giusto"

L'allenatore rosanero senza freni a "Calciomercato - L'originale", trasmissione di Sky Sport: "A me del calcio interessa zero, io sono innamorato del mio mestiere ma non vado ad allenare una squadra perché chiamo il procuratore o il presidente"

Nella mattinata di ieri Silvio Baldini aveva ripercorso la cavalcata del Palermo come un fiume in piena contenuto solo dai grandi argini di una felicità condivisa e respirabile nell'aria; nel suo intervento di ieri sera a SkySport durante la trasmissione “Calciomercato – L'originale” il tecnico di Massa è stato invece un'autentica slavina, coerentemente ad una personalità senza schemi (al netto del 4-2-3-1) e senza filtri. Dagli uomini di mezza età infatuati delle giovani, ai personaggi da lui ritenuti ipocriti del mondo del calcio, fino a Zamparini in memoria di quell'esonero di 18 anni che evidentemente ha lasciato una ferita che non smette di bruciare: Baldini si è soffermato su questi argomenti con la solita vis, senza freni. D'altronde l'allenatore toscano è anche questo e non l'ha mai nascosto, la mezza misura non fa per lui, prendere o lasciare.

Il clou è stato raggiunto subito e parte da un'osservazione tra il filosofico e l'antropologico sulla cultura palermitana, nello specifico sulla concezione della famiglia e delle relazioni: "Sono quelle città particolari - ha detto - dove porti rispetto ed essere rispettato: non è una città facile dove tu puoi venire e comportarti come fossi a Milano. Faccio un esempio: se sei sposato e ti metti a guardare le belle donne, non ti è vietato ma sicuramente non sarai accettato, perché nella loro cultura la cosa più rispettata deve essere la famiglia. Io in questa cultura mi ci ritrovo perché da bambino sono cresciuto coi miei nonni che mi hanno insegnato che la famiglia è sacra".

Alla sottolineatura di merito fatta dal conduttore Alessandro Bonan (col quale è legato da un rapporto d'amicizia) sul fatto che non ci sia nulla di male nel voler guardare una donna, Baldini ha risposto andando decisamente sopra le righe: “Se guardi una bella donna non c'è niente di male  - ha sottolineato - ma se sei sposato e hai moglie e figli è inutile che vuoi andare lì a s... quella che magari è una ragazzina, fanno bene a tagliarti i c... La maggior parte delle persone a 50-60 anni va con una ragazza di 20 anni. Con la morale puoi far quel che vuoi ma se la nostra società va in un certo modo è inutile che uno si meravigli”.

Il tecnico di Massa ha poi ripreso il j'accuse nei confronti del sistema calcio, ribadendo la sua visione esistenziale: "A me del calcio interessa zero - ha affermato - è un mondo di ipocriti in cui c'è gente che spera che perdano due squadre contemporaneamente pur sapendo che è impossibile: conosco persone che vorrebbero accadesse per questioni personali, non c'è il gusto di vedere la partita in maniera distaccata e vedere chi ha meritato. E' un mondo frequentato da personaggi che cercano solamente di guadagnare soldi alle volte abbandonando giocatori quando sono in difficoltà altre volte quando sono in erba chiedono ai genitori di pagare per farli giocare. Io sono innamorato del mio mestiere ma non vado ad allenare una squadra perché chiamo il procuratore o il presidente, non me ne frega niente: se mi chiamano vado se no non vado, poi alleno il Palermo come potrei allenare una squadra di Interregionale se c'è una situazione che mi piace. Non è la categoria, è il sentirmi realizzato".

Baldini nel proseguire il discorso è tornato sulla sua prima esperienza in rosanero e sulla sua conclusione, rivangando l'epilogo burrascoso del rapporto tra lui e l'allora patron Zamparini: "Sono venuto a Palermo che è la mia seconda città - ha sottolineato - dove ho molti amici e affetto, dopo 18 anni quando avevo subito la cattiveria da Zamparini di essere esonerato senza un motivo serio ma solo perché lui aveva questo modo di sfidare le persone e non rispettarle, cosa per cui gli ho risposto venendo cacciato. Questo mi ha fatto soffrire e sono stato sei anni lontano dal calcio che non mi interessava più. Siccome a me piace stare coi giovani, cerco di dare degli ideali come i nonni li hanno dati a me e io ho cercato di dare ai miei figli e ai miei giocatori, per me è un modo di sentirmi realizzato. Il resto del calcio non mi interessa, lo vivo alla maniera mia".

Tornando al Palermo Baldini si è espresso sulla situazione societaria e sulle prospettive del gruppo: "Non ho mai fatto una domanda al presidente sulla cessione della società, pur sentendolo parlare di questo interessamento, a me non importa. Penso che questa squadra se non viene smantellata con questo gruppo di ragazzi che ha fatto un miglioramento enorme può giocarsi le chance per andare in Serie A: se mantengono il miglioramento  nel tempo possono essere competitivi anche in B".

A chiosa dell'intervista senza filtri, il tecnico di Massa ha risposto così al conduttore che gli aveva dedicato la mitologica “Je so pazzo” del mai abbastanza compianto Pino Daniele, non andando certo in punta di fioretto: "Io  non sono pazzo -  ha concluso - sono uno che vive in modo diverso dagli altri. Se poi mi consideri pazzo ti mando a c...". L'ultima uscita prima del saluto cordiale.

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