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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Stellone e la ricetta per vincere i playoff: "Giocatori in forma, concentrazione e... fattore C"

Il tecnico dei rosanero, che porterà la squadra in ritiro per tre giorni, suona la carica: "Venezia o Perugia non importa, noi siamo il Palermo". Si punta a raggiungere la condizione psico-fisica ottimale: "Sono ottimista, Coronado farà la differenza"

La ricetta per vincere ai playoff? Più del modulo conta la forma dei calciatori, la concentrazione e... il "fattore C". Roberto Stellone interrompe un lungo silenzio e in conferenza stampa annuncia un ritiro di tre giorni per preparare nel miglior modo possibile il primo impegno ufficiale dei rosanero (in programma il 6 giugno). Nel frattempo, pur rimanedo coi piedi per terra, prova a caricare squadra e tifosi: “Venezia o Perugia non importa. Noi siamo il Palermo, sono loro che dovranno preoccuparsi”.      

I playoff sono l’ultimo treno da prendere in corsa per poter approdare in serie A, ma quando il gioco si fa duro e la posta in palio inizia a essere sempre più alta, diventa estremamente difficile anche fare alcun tipo di previsioni. “Purtroppo - confessa - non c’è una regola ben precisa per poter arrivare al meglio ai playoff o per poterli vincere. E neanche un programma base. In queste situazioni conta molto la sensazione: osservo i ragazzi e poi faccio le mie valutazioni. Dopo 42 partite e tantissimi infortuni, nessuno può sapere come arrivare ad una condizione ottimale ai playoff. Da parte nostra possiamo soltanto provare a lavorare nel migliore dei modi, parlare con i ragazzi e capire tutte le dinamiche possibili. Poi c’è anche il fattore fortuna: quello potrebbe cambiare tutto l’esito di questi playoff. Soltanto il campo potrà valutare il lavoro svolto in questi ultimi 10 giorni. Certo, sia io che i ragazzi siamo degli esseri umani: ci sono mille variabili da prendere in considerazione. Tutto - dice - rischia di diventerà estremamente imprevedibile”. 

Stellone ha poi ammesso che il club rosanero partirà in ritiro tre giorni prima della semifinale così da preparare nel miglior modo possibile il primo impegno ufficiale dei rosa (in programma il 6 giugno). Ma anche che chiunque giocherà contro il Palermo dovrà preoccuparsi di trovarsi di fronte la migliore squadra ammirata nelle ultime quattro partite della regular season. Il Palermo infatti è il club che negli ultimi 360' è riuscito a tirare più volte verso lo specchio avversario, oltre che a subire di meno. Insomma, sia per il Venezia che per il Perugia non sarà affatto una passeggiata. “Andare in Umbria o in Veneto per l’andata delle semifinali comporta un gran viaggio oltre che un gran dispendio d’energie. Anche per questo - annuncia -  partiremo in ritiro tre giorni prima del match per cercare d’isolarci da tutto e da tutti e pensare solo al nostro match in programma. Ai miei ragazzi voglio dire una cosa: dovranno essere i nostri avversari a preoccuparsi di noi: perché chiunque passerà il turno dovrà giocare contro il Palermo. Dovremo dare l’impressione quando avremo la palla fra i piedi di poter ferire in ogni momento la squadra che avremo di fronte. Il tipo di modulo conta poco, quello che fa la differenza invece sono gli interpreti e lo stato di forma dei miei giocatori. Se avrò 4 attaccanti al top della condizione fisica allora deciderà di giocare con un 4-2-4 altrimenti farò scelte diverse”. Non ci sarà un abito playoff, cambieremo tantissimo, forse anche 4-5 elementi a partita”.

Se da un lato la decisione della Lega B di posticipare l’inizio delle fasi preliminari ha permesso al Palermo di recuperare qualche altro giocatore non ancora al cento per cento, dall’altro però potrebbe anche avere alzato l’indice delle insidie. Soprattutto perché gli uomini di Stellone scenderanno in campo 20 giorni dopo aver giocato l’ultimo match a Salerno. “Per noi sarà tutto un punto interrogativo. Soltanto dopo la prima partita potremo dire se sia stato un vantaggio o meno. Certo, dal punto di vista degli infortuni è stato un buon assist. Mentre per quanto riguarda gli aspetti negativi penso che non dobbiamo focalizzarci più di tanto sul fatto che non giochiamo da 20 giorni. Durante la stagione - continua - può capitare di stare fermi due settimane. Il nostro obiettivo è quello di arrivare sette giorni prima del match con più giocatori possibili a disposizione”.

E come arriva il Palermo a questi playoff? Sicuramente non più decimato dagli infortuni: dal rientro di Coronado a quello di Nestorovski, senza dimenticare Bellusci e il sempre più probabile recupero di Struna. Insomma, tutti a disposizione. O almeno è questo quello in cui spera Stellone. “Più siamo meglio è. Questo è un dato di fatto. I ragazzi lavorano mattina e pomeriggio per recuperare sia dagli infortuni che dalla stanchezza di fine stagione. Sono ottimista, ma meglio procedere con cautela. Non dobbiamo dimenticarci che giocheremo ogni 3 giorni e che sarà importantissimo, se non fondamentale, gestire l’energia di ogni singolo giocatore. Non bisognerà sottovalutare neanche il discorso ammonizioni: le insidie possono essere tantissime. I ragazzi ce la stanno mettendo tutta. Siamo tutti consapevoli dell’importanza di questi appuntamenti. Sono soddisfatto. Abbiamo lavorato meno sull’aspetto tattico e più sul piano mentale. Coronado sta bene, il rigore sbagliato con il Cesena è solo un lontano ricordo. Sono sicuro che l’italo-brasiliano farà la differenza ai playoff”.

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