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A decidere tutto è sempre Zamparini: Baccaglini "smentito" dal verbale del CdA

Emergono nuovi e importanti retroscena sulla trattativa fra l'ex Iena e l'imprenditore friulano per l'acquisizione del Palermo. Rivelati i contenuti del documento dell'ultimo consiglio d'amministrazione

"Restano di competenza di Maurizio Zamparini tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione". Emergono nuovi ed importanti retroscena della trattativa fra Paul Baccaglini e l'imprenditore friulano per l'acquisizione del Palermo. "Calcio e Finanza" ha reso noti alcuni dei dettagli venuti fuori dopo l'ultimo Consiglio d'Amministrazione che si è svolto lo scorso 7 marzo.

L'ex Iena al momento ricoprirebbe il ruolo occupato fino ad allora da Paolo Diego Zamparini, figlio dell'imprenditore friulano. Un ruolo stabile, ma non troppo. Baccaglini, infatti, manterrà tale carica fino alla prossima assemblea dei soci, di cui ancora non è stata specificata la data all'interno del documento. Baccaglini, inoltre, dopo le dimissioni di Zamparini, teoricamente ricopre anche la carica di presidente, anche se all' imprenditore friulano spettano ancora "tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione - si legge all'interno del verbale del CdA - la firma e la rappresentanza legale della società di fronte ai terzi ed in giudizio per tutto quanto sia di competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione e/o dell’Assemblea e la firma e la rappresentanza della società relativamente all’attività inerente la gestione sportiva della stessa, innanzi ad autorità sportive quali, esemplificamente, CONI, FIGC, LNP e CoViSoc, nonché nei confronti delle altre società sportive e dei giocatori, compiendo tutte le operazioni occorrenti per formalizzare gli accordi di cessione e acquisto dei diritti di utilizzo delle prestazione dei giocatori, nonché ogni altro atto ad essi relativo”.

Ma non è tutto. Il documento in questione smentirebbe ogni dichiarazione di Baccaglini che ha sempre sostenuto che ogni possibile decisione riguardante il futuro del tecnico rosanero spettava a lui. "Maurizio Zamparini - si legge - ha la facoltà di delegare qualsiasi dei poteri sopraelencati a qualunque funzionario o dipendente della Società”. Alla città di Palermo non resta che attendere ulteriori sviluppi. Sperando che alla fine, non sia tutto un incredibile "pesce d'aprile".

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