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Baccaglini convocato dai magistrati, Zamparini: "Palermitani, vi chiedo scusa"

Il patron: "In buona fede avevo riposto fiducia in personaggi inaffidabili, coinvolgendo anche le istituzioni pubbliche e i media in un progetto privo di alcuna consistenza"

"Dall'esito delle attività investigative commissionate da Zamparini, sono emerse ipotesi di responsabilità rilevanti, anche sotto il profilo penale, nelle condotte di Paul Baccaglini relative all'acquisizione, tra l'altro, del Palermo, oggi al vaglio delle competenti autorità giudiziarie, anche straniere". Lo dice il Palermo Calcio, in una nota. Nei giorni scorsi, l'imprenditore Paul Baccaglini (che l'anno scorso era stato anche nominato presidente del Palermo ed era in procinto di rilevare il club) è stato convocato dai magistrati che indagano sul proprietario, Maurizio Zamparini, e altre sei persone per appropriazione indebita e riciclaggio.

"In merito alle dichiarazioni rese da Baccaglini - prosegue la società - il Palermo ha dato mandato ai propri legali per tutelare l'immagine e i suoi interessi presso le competenti sedi giudiziarie. Zamparini sente il bisogno di porgere le proprie scuse ai tifosi ed alla città per avere in buona fede riposto la propria fiducia in soggetti rivelatisi inaffidabili, coinvolgendo anche le istituzioni pubbliche e i media in un progetto privo di alcuna consistenza". "Il Palermo Calcio - conclude la nota di viale del Fante - è patrimonio di tutta la città e come tale va protetto e tutelato ad ogni costo: speriamo e crediamo di poterlo riportare nella sua casa vera, la Serie A".

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