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I rosa ne prendono 3 anche dai turchi Arrivano i primi fischi per Pioli

Brutto tonfo per il Palermo a 7 giorni dall'inizio del campionato. Con il Fenerbahce finisce 3-2. Solite lacune in difesa, fase offensiva prevedibile. Unica nota positiva l'israeliano Zahavi

Ritorno al passato. Pioli come preannunciato alla vigilia mette nel cassetto la difesa a tre e ripropone il sistema di gioco "Rossiano" con due trequartisti. Ma il Palermo continua a mostrare le sue incertezze difensive e dopo i tre gol presi dal Trapani ne arrivano altri tre dal Fenerbahce. Per i rosa un'altra sconfitta preoccupante. A questo punto Pioli ha poco tempo prima di trovare il bandolo della matassa: Novara dista solo sette giorni. Nel 4-3-2-1 disegnato dal tecnico emiliano Zahavi e Ilicic agiscono dietro Hernandez. In difesa, davanti al rispolverato Rubinho, si vedono Cassani, Munoz, Silvestre e Mantovani. I tre mediani sono Bacinovic, Nocerino e Miagliaccio. In fase difensiva si vedono i soliti, cronici, problemi. Solo che a differenza dell'anno scorso anche la fase offensiva non è brillante. Ilicic fa troppo la seconda punta e in avanti i rosa sono prevedibili come un pesce d'acqua dolce. E i due gol dei rosa infatti sono frutto di incertezze dei turchi.

IL MATCH. I ritmi sono quelli di un'amichevole estiva. All'insegna del "volemose bene", tanto che i giocatori del Fenerbahce entrano in campo mostrando al pubblico uno striscione con scritto "Buon auspicio per la stagione 2011/12". Il Palermo va in vantaggio dopo un quarto d'ora grazie a una defaillance di un difensore turco che permette a Zahavi di appoggiare comodamente da zero metri. I turchi non ci stanno e accelerano un po' alla ricerca del pareggio. Che ottengono al 33' grazie all'asse brasiliano: colpo di tacco di Alex che libera Baroni in area, tocchetto morbido su Rubinho in uscita e palla in rete. Passano cinque minuti e i circa 20 tifosi turchi (che fanno per mille) presenti in tribuna esultano di nuovo grazie a Kesimal che da due passi mette dentro un pallone "danzante" in area. A questo punto la partita diventa più vivace. E allo scadere del primo tempo i rosa si riportano in parità con Hernandez che sigla il rigore procurato (insieme all'espulsione di Andrè Santos) da Ilicic. Nella ripresa Pioli rivoluziona la difesa inserendo Balzaretti, Pisano e Cetto al posto di Cassani, Mantovani e Munoz. In avanti Miccoli subentra a Hernandez. Poi arriva il turno di Lores Varela, Acquah, Di Matteo e Bertolo per Bacinovic, Nocerino, Migliaccio e Zahavi. Il match si addormenta un po' e non succede quasi nulla. La pressione del Palermo non c'è nonostante i turchi siano in 10. Anzi l'unico squillo è il gol vittoria del Fenerbahce con il colpo di testa vincente di Boral (dimenticato da Cetto) su calcio di punizione dalla trequarti.


 

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