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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Amauri strizza l'occhio al Palermo: "Tornare a giocare in rosanero? Mi si è acceso il fuoco..."

L'attaccante italo-brasiliano confessa: "Quando i tifosi del Palermo cominciarono a mandarmi messaggi... Certo ho 40 anni, dovrei iniziare ad allenarmi subito"

C’è chi ha lasciato un segno indelebile sotto l’ombra di Monte Pellegrino e chi invece, seppure in soli due anni, ha provato a scalfire un pezzo di storia di questi colori a suon di giocate altolocate.  Era il Palermo delle meraviglie composta dal tandem Miccoli- Amauri, di centrocampisti Simplicio e Bresciano e dal binomio di campioni del mondo Zaccardo-Barzagli. Dodici anni dopo il suo addio però il cuore di Carvalho de Oliveira Amauri - che due anni e mezzo fa intanto ha detto addio al calcio giocato - pulsa ancora per il Palermo.

Un legame indissolubile con la città, ma anche e soprattutto con una tifoseria che non l’ha mai dimenticato e che ancora oggi invoca il suo nome. “Sono sincero, quando i tifoso rosanero cominciarono a mandarmi messaggi - racconta il centravanti al portale Onefootball - anche se ho 40 anni, mi si è riacceso il fuoco dentro. Io non so cosa fare… L’Amauri che ammiravano tanto aveva 26 anni, era un animale, correva… ma adesso ho 40 anni“.

Nonostante la volontà del brasiliano però, l’unico e ultimo ricordo che i tifosi del Palermo custodiranno sarà quello della partita d’addio di Amauri in maglia rosa giocata al Barbera contro i blucerchiati della Sampdoria. Il suo ritorno è più una suggestione che una realtà concreta. “Mi piacerebbe tanto tornare - ha aggiunto - ma ci sono tanti fattori da tenere in considerazione. Da due anni e mezzo gioco solo per divertirmi, quindi - conclude - se volessi realmente tornare in campo dovrei iniziare già da adesso ad allenarmi ai ritmi di un tempo”. 

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