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Palermo, Malesani è il nuovo allenatore Via anche Lo Monaco

Zamparini ha scelto il tecnico veronese. Rottura anche con l'amministratore delegato, al suo posto ritorna Perinetti. Il ritratto del Male

Alla fine ha scelto Zamparini: Alberto Malesani è il nuovo allenatore del Palermo. A meno di clamorosi colpi di scena l'ex tecnico di Udinese e Bologna siederà sulla panchina che fino a ieri è stata di Gasperini. A lui l'arduo compito di salvare i rosa dall'inferno della B. Ha decido Zampa, come al solito. Andrà via anche Lo Monaco (che avrebbe gradito l'opzione Marino). Al suo posto è pronto a ritornare Giorgio Perinetti, che andò via proprio dopo l'arrivo dell'amministratore delegato. L'ingaggio dell'allenatore, che avrà un contratto fino a fine stagione (con opzione in caso di salvezza), non è ancora stato ufficializzato dalla società.

ESULTANZA IN BERMUDA - Novembre 2000: Alberto Malesani è il nuovo che avanza. Giovane, creativo, rampante. Guida il Parma più florido della gestione Tanzi, fa incetta di coppe in Italia e in Europa. La sua carriera sbanda all’improvviso, insieme alla Toyota che sta guidando, in un sabato mattina piovoso. Malesani ha visto la morte in faccia, torna subito in sella, ma non è più lui. Non è più il tecnico ribelle e scanzonato che costruisce il miracolo Chievo, raccogliendolo dalla C, o quello che attraversa la pista del Friuli per festeggiare in bermuda una rovesciata di Batistuta al 90’. No, la carriera di Malesani cambia. Come se il destino gli avesse presentato il conto. All’improvviso Tanzi lo esonera. Va a Verona, la sua città, e dopo un’andata a ritmi folli (sesto posto) si ferma sul più bello e retrocede. Cose mai viste. Resta anche in B, ma il suo è un calvario. Allora si ricicla a Modena, ma anche lì viene cacciato in corso d’opera.

LA GRECIA E LA FAMOSA CONFERENZA STAMPA - Quindi va in Grecia al Panathinaikos, riscopre la Champions, ma resta famoso solo per lo sfogo condito, 21 volte, dalla parolaccia più usata dagli italiani (GUARDA IL VIDEO DELLA CONFERENZA). Poi tra esoneri e retrocessioni l’esperienze di Empoli, Siena, Genova e parentesi tutt’altro che memorabili a Udine e Bologna. Fino a ieri era stato accostato alla Roma. Lo ha scelto il Palermo, anche se i tifosi, sul web hanno mostrato tutto il loro disappunto. Il Male proverà a farli ricredere. È cambiato, farà valere la sua esperienza. Alla soglia dei 59 anni, il ragazzo scanzonato che fantastica in dialetto veronese, però, ogni tanto esce all'improvviso. Qualche estate fa andò in tv in un programma assai inflazionato. Si presentò con un foulard al collo, pantaloni bianchi e camicia aperta. “Prima di andare in onda mi hanno detto di cambiarmi. No, io non mi spoglio. Io rimango così, se mi volete. Perché io vengo dalla terra”. Lo dice e ci crede. Le mani, le guance, i colori, l’umore. Il Palermo si affida al Male. Il contadino del pallone.

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