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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Brignoli, da supereroe dopo il gol al Milan a Normal One: "Grazie Palermo"

Il portiere vive un buon momento di forma e sorride pensando al fatto che adesso quando si parla di lui si pensa più alle sue parate che all’incredibile quanto raro gol siglato contro i rossneri: “Vogliamo arrivare a quota 70 punti. Cerchiamo la stessa continuità del girone d’andata”

Obiettivo: dimenticare Posavec. Alberto Brignoli vuole ripercorrere le orme di Sorrentino e del veterano Pomini. E adesso può sorridere pensando al fatto che adesso quando si parla di lui si pensa più alle sue parate che dell’incredibile quanto raro gol siglato col Milan. Brignoli adesso assicura: “Vogliamo arrivare a quota 70 punti. Cerchiamo la stessa continuità del girone d’andata”.

C’è anche e soprattutto l’affetto e la fiducia del popolo palermitano dietro il periodo di forma che sta vivendo in maglia rosanero Alberto Brignoli. Incisivo più volte nell’arco della stagione, quasi sempre in positivo. L’unico vero neo potrebbe essere l’errore commesso col Brescia, ma da parte dei tifosi non è insorta nessuna polemica. E questo la dice lunga su quanto il portiere scuola Juve stia facendo bene a Palermo.

“L’equilibrio che sto trovando – racconta Brignoli in sala stampa - è dovuto sicuramente all’obiettivo che ho nella mia testa. Sapevo che ci sarebbero state delle difficoltà anche e soprattutto a livello personale. Mi lasciavo alle spalle tre stagioni dove non ho trovato il campo con continuità e ho scelto Palermo per questo. Per poter lavorare bene e con continuità, ma soprattutto per trasmettere serenità ai miei compagni di squadra. Per anni si è parlato di quello che facevo in porta, poi ho fatto gol al Milan e sapevo che ci sarebbe voluto del tempo per dimenticare questa faccenda. Ho scelto Palermo perché mi sta dando la possibilità di crescere e di portare avanti quello che è un obiettivo a lungo termine ossia quello di vincere un campionato e di giocare in Serie A".

Da grandi ‘parate’ derivano grandi responsabilità e a Palermo c’è chi già paragona Brignoli a un vero e proprio leader. Ma il portiere rosanero predica calma: “Un leader non si identifica mai come tale, ma lascia che siano gli altri a dirlo. Non penso di esserlo - spiega - anche perché sono qui da meno tempo rispetto ad altri mei compagni di squadra. Quello che posso dire è che sono contento e soddisfatto per ciò che sto dimostrando. Con il Lecce abbiamo portato a casa dei punti pesantissimi che alla luce dei risultati maturati sui campi delle dirette concorrenti, potrebbero darci una bella iniezione di fiducia. Dal mio punto di vista è stata una partita molto movimentata, penso che la parata più impegnativa sia stata quella su La Mantia a fine primo tempo. È stato un gesto d’istinto, figlio del lavoro che sia io che i miei compagni di reparto svolgiamo durante la settimana. Dispiace per il gol incassato all’ultimo, ma lì è stato bravissimo Tabanelli che a fine partita mi ha anche confessato di portargli fortuna vista la rete siglata anche all’andata. Adesso pensiamo al prossimo impegno con il Venezia, siamo concentrati e vogliamo trovare quella stessa continuità che ha contraddistinto il nostro cammino nel girone d’andata. L’importante – conclude Brignoli - è restare sempre sul pezzo. Vedremo alla fine, l’obiettivo è quello dei 70 punti”.

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