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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Storia della birra, una passione che parte da lontano per arrivare fino a noi

Bevanda antica, affonda le sue origini in un passato remoto ma, nonostante le trasformazioni vissute, continua ad essere tra le bevande più amate

La birra è una delle bevande più antiche, nonché più amate dalla collettività.
La sua nascita non è certa, ma ne vengono tessute le lodi addirittura in una poesia sumera risalente a 3.900 anni fa, e viene anche citata nell’Epopea di Gilgamesh.
Inoltre, la birra veniva prodotta da tutte le antiche civiltà classiche che coltivavano cereali (tra cui quella egizia).
Molto diffusa anche durante il medioevo, veniva però prodotta a livello casalingo; fu solo tra il XIV e il XV secolo che il mercato si rivolse al consumo di massa, grazie a pub e monasteri, che iniziarono la produzione in proprio (si pensi ai mastri birrai tedeschi o ai numerosi pub inglesi, già presenti nel 1300).
Attraverso un percorso lungo e ricco di cambiamenti, la birra è, quindi, arrivata fino a noi, ancora oggi regina incontrastata di incontri informali.

In effetti, sono moltissime le persone che amano sorseggiare una birra fresca in occasioni di varia natura, sia a casa che presso un pub.
Il vantaggio del pub, solitamente, è dato dalla maggiore disponibilità di birre, nonché dalla preparazione del personale presente, in grado di suggerire quella più adatta al proprio gusto.

Tra destino e ispirazione

Per gli amanti della birra che si trovano a Palermo (e dintorni), non c’è posto più indicato dove recarsi del Noroc, Old English pub.
Il locale nasce dall’impegno di Marco e Ramona che, insieme, hanno dato corpo alla propria passione per la birra.
Marco Pergola è nato a  Palermo nel 1983 e ha, alle spalle, una laurea in economia e 6 anni di lavoro in inghilterra come manager nel mondo dei pub.
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Ramona Catarama è nata a Vaslui (Romania) nel 1984. Il suo background comprende una laurea in Geografia e 10 anni di esperienza a Londra nel ruolo di general manager nei pubs. 
A cambiare le relative prospettive sono stati, in particolare, due eventi; il primo è stato la Brexit, che ha destabilizzato le vite dei lavoratori stranieri presenti sul territorio.
Il secondo è stato il Cammino di Santiago, percorso che, spesso, aiuta a chiarirsi le idee e a trovare la propria direzione.
Sulla scia di queste esperienze, quindi, Marco e Ramona hanno preso la decisione di aprire una birreria artigianale a Palermo 
Un locale dove si viene accolti in un ambiente familiare e amichevole e dove poter assaggiare una grande varietà di birre artigianali, affidandosi all’esperienza dei due titolari per orientarsi nella scelta.
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Una profonda passione per le birre artigianali

Noroc mantiene la promessa di offrire una ricca varietà di birre. 
Il pub dispone, infatti, di un impianto “indipendente” a 9 vie con rotazione continua; le birre cambiano giornalmente e si possono trovare birre a fermentazione alta, bassa e spontanea.
Inoltre, sono disponibili circa 300 etichette di birre, in lattina e in bottiglia, selezionate tra le migliori realtà brassicole italiane e internazionali; da menzionare anche la cantina sour con 60 etichette di birre a fermentazione spontanea.

Se ci si domanda come mai, tra i vari stili di birra, non venga nominato il ‘doppio malto’ è perché…non esiste. Tale dicitura altro non è che una distinzione legislativa propedeutica alla tassazione. Per la legge italiana si definiscono doppio malto le birre con un titolo alcolometrico superiore a 3.5% ed un grado pari o superiore a 14.5. Una birra doppio malto non è necessariamente molto alcolica e soprattutto non è una birra alla quale è stato aggiunto il doppio del malto né che la ricetta preveda due malti invece che uno. Le birre possono essere costituite da una sola varietà di malto (come le pils tradizionali) o con un mix di tanti malti diversi e non sempre solo di orzo.
Qualunque sia la birra scelta, sarà cura dello staff del Noroc servirla nel bicchiere più adatto allo stile e spillata nel modo corretto. Quest’ultima fase è fondamentale per l’emissione di co2, quindi veicolare profumi e rendere più piacevole la bevuta.
Non verrà mai servita ghiacciata. Il freddo eccessivo, infatti, anestetizza le papille gustative, non consentendo di assaporarne appieno la fragranza e le note maltate della bevanda , che, invece, va bevuta ad una temperatura che va dai 6 ai 12 gradi.
Addirittura, alcuni generi, come le ales inglesi, andrebbero sorseggiate a temperatura ambiente.

Come si legge in una delle tante lavagne esposte al Noroc, “mai fidarsi di una birra senza schiuma”. La birra và servita con due dita di schiuma e con il cosiddetto “cappello” tipico delle basse fermentazioni dove la schiuma si presenta sulla birra proprio come la panna sul gelato. “Far “schiumare” una birra è fondamentale per l’emissione di co2 e per la protezione della bevanda stessa. Una birra senza schiuma, infatti, può provocare gonfiore di pancia e acidità.

Viene riservata grande attenzione anche alle birre in bottiglie e in lattina, che vengono conservate e trasportate a temperature controllate, rispettando la catena del freddo, per mantenere intatte le peculiarità.
A proposito del confezionamento, una curiosità di cui, forse, non tutti sono al corrente: la birra in lattina ha una qualità superiore rispetto alla bottiglia. 
Il metodo isobarico evita la fermentazione e concede alla birra in lattina una qualità paragonabile alla spina, ma con scadenze ridotte a 4 o 6 mesi. 

L’offerta di Noroc, però, non si ferma qui: per i più golosi, alla selezione di birre si possono accompagnare le pietanze presenti nel menu del pub con una cucina europea che varia dal goulash, allo stinco di maiale, dai burgers (rigorosamente homemade) ai vari piatti vegetariani. Il tutto accompagnato da un magico sottofondo blues ed una atmosfera soffusa tipica dei pubs inglesi.

Alla scoperta delle migliori combinazioni cibo-birra

Anche in questo caso, lo staff di Noroc è disponibile non solo a consigliare la birra più adatta, ma anche il piatto con cui si sposa alla perfezione.
Per esempio, le nere sono adatte ad accompagnare ostriche e crostacei, mentre le fermentazioni spontanee sono ottime con dolci, pesce o formaggi; le alte e le basse fermentazioni esaltano piatti di verdura o carne.
Nonostante le abitudini italiane, invece, la combinazione pizza-birra è sconsigliata: entrambe contengono lieviti che vanno a fermentare, contemporaneamente, nello stomaco, causando gonfiore. Stesso discorso per l’accostamento birra-pasta, 
Ecco perché il menu di Noroc è stato studiato ad hoc per essere complementare alle numerose birre servite, sia che si tratti di un vero e proprio pasto, sia che si desideri ‘stuzzicare’ qualcosa.
Per ottenere l’esperienza migliore, ci si può affidare all’esperienza dei ragazzi di Noroc che, con l’affabilità di un amico, ma con la competenza di un professionista, sapranno consigliare la combinazione perfetta.
L’accoglienza riservata ai clienti, infatti, è informale e cordiale, proprio come si farebbe con degli amici (non a caso, Noroc si definisce ‘old friends pub’).
Per scoprire tutta l’offerta che il pub ha in serbo, è sufficiente recarsi in via Umberto Giordano 61b (Palermo). Prenotazione fortemente consigliata.
Novità ed eventi sono consultabili sulla relativa pagina Facebook e sul profilo Instagram.

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