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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Proteggere l'agricoltura continuando a combattere l'agromafia

E' un mercato illegale che supera l'ammontare di 12 miliardi di euro, blocca e impedisce la crescita di uno dei settori più fiorenti dell'economia italiana.

Ostacolo principale per i produttori agricoli, che una volta avevano come principale nemico le intemperie del tempo, è l’agromafia. Il sistema criminale, che di fatto altera sia prodotti che l’economia stessa dell’agricoltura è il principale cancro dello sviluppo della stessa, spesso impedisce ai coltivatori di continuare nelle loro attività. La Coldiretti Sicilia accoglie in maniera positiva ed entusiasta le iniziative che la DIA ha messo in atto, che hanno permesso di scovare e confiscare beni e immobili per un valore che supera i 700 milioni di euro all’imprenditore Giuseppe Grigoli. L’agromafia ha generato un mercato occulto che ammonta a 12,5 miliardi di euro l’anno, somma che ovviamente limita  e distrugge investimenti e produttività delle aziende che lavorando nel pieno della legalità si trovano schiacciate in una lotta impari.

Il presidente della Coldiretti regionale Alessandro Chiarelli e il direttore Giuseppe Campione dichiarano : ”In Sicilia le imprese agricole, ma anche i consumatori, subiscono limitazioni di filiera su cui si insinua il sistema di distribuzione e trasporto gonfiato e alterato  troppo spesso da insopportabili fenomeni di criminalità che danneggiano tutti gli operatori.- continuano i due - L’effetto è sui bassi prezzi pagati agli imprenditori agricoli, che in molti casi non arrivano a coprire i costi di produzione, e un ricarico anomalo su quelli al consumo che raggiungono livelli tali da determinare un contenimento degli acquisti.” A questo vanno aggiunti i numerosi furti di attrezzi e macchinari che in un momento di crisi come quello che si sta vivendo sono diventati all’ordine del giorno, oltre alla contraffazione che non cessa a diminuire, ultimo caso del tonno maltese fatto passare per quello di Favignana.

Insomma i controlli del Dipartimento Investigativo Antimafia e una crescente coscienza civica da parte dei singoli consumatori sono gli unici modi per tentare di difendere l’agricoltura siciliana.

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