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Vita “da cani”… in via Tiro a segno Acque putride e gabbie fredde

Oltre che con le basse temperature i cani devono fare i conti anche con gli allagamenti e laghetti di alghe. Perfino i gatti non se la passano bene, chiusi in piccoli box di metallo

Sarebbe una vera vita “da cani” senza l’aiuto ed il sostegno dei volontari per i piccoli amici a quattro zampe ospiti del canile municipale di Palermo. La struttura è divisa in due zone piazzate l’una di fronte all’altra: il canile storico si trova in via Tiro a Segno e poi c’è l’ex macello.

Fra i tanti disagi quello più pericoloso per gli animali più piccoli è la mancanza di reti adatte alle gabbie. Reti che a volte si rompono causando delle vere tragedie. Così, ad esempio, lo scorso ottobre due cuccioli di pochi mesi hanno perso la vita sbranati da cani adulti. C’è poi la storia della mancanza della lampada per scaldare i cuccioli che si è guastata ed è stata riacquistata a spese di un volontario. E così anche le stanze di degenza, quelle del post operatorio – come racconta un reportage Geapress - sono prive di riscaldamento. Oltre che col freddo i cani  devono fare i conti anche con gli allagamenti ed in particolare con la zona del giardino di via Tiro a Segno dove l’acqua ristagnate si tinge di verde a causa delle alghe che si sviluppano per le deiezioni canine evidentemente non rimosse. Anche i gatti non se la passano bene, chiusi all’interno di gabbie di metallo.

Abbiamo cercato spiegazioni all’ufficio Igiene e sanità del Comune ma restiamo ancora in attesa di repliche. L’assessore al ramo Giovanni Di Trapani, invece, ha assicurato che “la situazione del canile è sotto controllo e che se dovesse servire qualche intervento in più questo non mancherà nei prossimi giorni”.

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