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Quando Tiziano Ferro rifiutò Falsomiele e poi chiese "Perdono" a Palermo

Il 28 agosto 2002, il cantante di Latina era appena esploso quando venne invitato a una rassegna nel quartiere alla periferia della città. Rinunciò, temendo per la sua incolumità e la sua decisione scatenò una ridda di polemiche. Poi la pace sancita col tour del 2004 iniziato dal capoluogo siciliano

"Perdono, se quel che è fatto è fatto io però chiedo scusa". E' l'estate del 2002 e Tiziano Ferro, poco più che ventenne, è ormai esploso con la sua hit uscita l'anno prima. Nell'autunno 2001, il cantautore di Latina è salito definitivamente alla ribalta pubblicando il suo primo album "Rosso relativo". Così ai fan palermitani, non sembra vero quando viene annunciato un concerto nel capoluogo siciliano dell'idolo del momento. L'appuntamento è fissato per il 28 agosto e anche la location è sorprendente. Alla Favorita? No, al campo sportivo Cinciallegra di Falsomiele.

L'amministrazione comunale, guidata in quel momento da Diego Cammarata, vuol regalare una serata da sogno a un quartiere periferico, ma a mandare all'aria i propositi del sindaco e degli organizzatori della rassegna "Palermotutta" è l'inattesa decisione del cantante. Qualche giorno prima dell'evento, manifesta qualche perplessità per questioni di ordine pubblico e alla vigilia dello show con ventimila spettatori attesi, attraverso la società che gestisce i suoi tour, comunica che no, non si presenterà a Falsomiele, perché teme per la sua incolumità.

"Schiaffo ai palermitani"

Da Falsomiele a vero fiele. Il dietrofront della popstar delude un quartiere, una città. Le istituzioni fanno la voce grossa. Cammarata parla di "schiaffo ai palermitani", il questore Francesco Cirillo sostiene che "Tiziano Ferro dovrebbe chiedere scusa". L'artista prova a metterci una pezza: ''Nessuna paura - dichiara - amo la Sicilia e il calore del suo pubblico e ciò che è accaduto è semplicemente un malinteso del quale non ero a conoscenza. Non curo io personalmente la gestione organizzativa delle tappe, c'è uno staff preparato a farlo. Spero di poter suonare presto a Palermo".

La Barley Arts Promotion, la società che si occupa dei concerti del cantante laziale, prova a spiegare, sottolineando di avere espresso ''preoccupazioni e dubbi sulla sede prescelta perché durante i sopralluoghi è stata notata sulla piazza la presenza di pietre che avrebbero potuto creare pericolo per l'incolumità del pubblico, dell'artista e del suo staff". Insomma, il concerto non s'ha da fare, almeno con Tiziano Ferro.

Edoardo Bennato e le Notti magiche dimenticate

Perché l'organizzazione di "Palermotutta", in fretta e furia, deve cercare un'alternativa in extremis. E ci riesce ingaggiando Edoardo Bennato, tutt'altro che un rincalzo, anche se le Notti magiche di Italia '90 sono passate da più di dieci anni, il Cinciallegra non è San Siro e chi inseguiva un gol magari adesso deve spiegare al proprio figlio che è "L'isola che non c'è", non Tiziano Ferro. Allo spettacolo si presentano un migliaio di persone, la delusione in via dell'Airone è palpabile, nonostante ce la mettano tutta a strappare una risata con le loro battute Sasà Salvaggio, Mary Cipolla e Gianni Nanfa e con le sue imitazioni Gigi Sabani.

L'intevento delle Iene

L'aria è mesta e se ne accorgono anche "Le Iene" che piombano a Falsomiele con Pif e montano un video in cui i residenti cantano "ci hai dato un pacco relativo", reinterpretando uno dei più grandi successi di Ferro. A recapitare il filmato all'artista di Latina è Nicola Savino. "Vi prometto che io a Falsomiele entro l'anno suonerò", risponde Tiziano sempre sulle note di "Rosso relativo".

Il concerto a Palermo

Promessa mantenuta, anche se con un po' di ritardo. E' il 23 marzo 2004 quando Tiziano Ferro, che nel frattempo ha venduto oltre 500 mila copie dei suoi dischi in Europa, per farsi perdonare fa partire il suo nuovo tour proprio da Palermo. Il Palauditore è stracolmo di giovani che a squarciagola intonano i nuovi tormentoni dell'album "111". Tra gli spettatori c'è Pif, che al termine del concerto intercetta Ferro in albergo e gli ricorda la promessa fatta al microfono di Savino qualche tempo prima. "Le Iene" mettono in macchina il cantante e lo portano al Cinciallegra. E' piena notte, piove, e Ferro finalmente sciorina la sua voce a Falsomiele, ma lo fa davanti a nessuno. Sarebbe perfetta "Sere nere", ma probabilmente pensando a quanto accadde due anni prima parte "Non me lo so spiegare".

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