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Costume e Società

Da Palermo a Vienna per fare musica, Simone Piraino entra alla Universal Edition

La celebre casa editrice musicale viennese di musica classica ha deciso di investire, per la prima volta dalla sua fondazione, sulla sicilianità, scegliendo un compositore palermitano allievo di Giovanni D’Aquila e Marco Betta

La Universal Edition, storica casa editrice musicale viennese, ha accolto nella sua famiglia il compositore palermitano Simone Piraino, ad oggi, il primo siciliano ad entrare a far parte del catalogo della celebre casa editrice fondata nel 1901 nella capitale austriaca.

La Universal ha acquisito opere di grandi compositori contemporanei e del passato come Arvo Pärt, Gustav Mahler, Arnold Schoenberg, Bela Bartok e Richard Strauss. Piraino, classe 1985, allievo di Giovanni D’Aquila e Marco Betta al Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo, lo scorso mese di febbraio ha pubblicato il suo album d’esordio intitolato “Verso la Luce” (per l’etichetta Stradivarius), con composizioni eseguite dal Quartetto di prime parti dell’orchestra del Teatro Massimo di Palermo con Alberto Maniaci al pianoforte.

I suoi primi contatti con la Universal risalgono al 2018, anno in cui viene scoperto dall’etichetta grazie al brano "Abun", un Padre nostro in lingua aramaica per voce, violino e orchestra, presentato in prima assoluta al Festival Internazionale di Palermo Classica. L’interesse della Universal Edition per la musica di Piraino si è poi concretizzato all’interno del nuovo progetto dell’Editore viennese denominato “Scodo”, creato per promuovere e valorizzare la musica contemporanea e i nuovi compositori emergenti.

Consiste, infatti, in una selezione di opere di compositori che, dopo una attenta valutazione da parte del comitato artistico della Universal, vengono ritenuti idonei per entrare a far parte del mercato mondiale dell’etichetta viennese. "Sono felice di entrare a far parte della Universal Edition - afferma Simone Piraino - vedere il mio nome accostato ai grandi della musica, da Arvo Pärt a Gustav Mahler, mi riempie d’orgoglio e mi da forza nel proseguire questa strada tanto tortuosa e impervia quanto affascinante".

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