In via Libero Grassi la collinetta della vergogna: ecco l'inventario dei rifiuti
Mi ritrovo a scrivere l'ennesima segnalazione, ormai uguale, da tempo immemore. Le foto allegate parlano fin troppo bene.Tra gli infiniti rifiuti, ormai facenti parte di una collinetta, predilgo il materasso celeste, che sta lì insieme ad altri da almeno tre anni.
Posso fare un inventario: tantissimi sportelli di frigoriferi, tantissimi materassi, tantissime carcasse di televisori, tantissime ante di armadi, resti metallici, telai di moto, carcasse di animali morti, ingombri cartacei e plastici. A completare il collage, le stracolme campane per la raccolta di vetro e plastica, sono oramai irraggiungibili, perché la gente abbandona il potenziale differenziato ai loro piedi.
L'area interessata è costituita oltre che dalla zona prospiciente il marciapiede di via Libero Grassi, dove galleggiano i contenitori della nettezza urbana (che vengono svuotati con estrema difficoltà) anche dalla molto più vasta area insita in un terreno abbandonato che percorrendo tutto il vicolo Siccheria, lambisce la via Scoto e torna sulla via Grassi, vanificando la praticabilità dei marciapiedi che sfiorano la pericolosa rotonda viaria, costringendo il passante a camminare proprio sulla rotonda destinata alle auto.
Obbligo del Comune, a tale proposito, sarebbe quello di recintare a proprie spese quella zona (covo di drogati e gioia di sbarazza cantine), addebitando eventuali spese ai potenziali proprietari o ultimando gli atti di esproprio di tali terreno.