Referendum, una scrutinatrice: "Presa in giro per aver chiesto di usare la mascherina"
Riceviamo e pubblichiamo:
Mi hanno fatto sentire a disagio per aver solamente chiesto di utilizzare la mascherina. Eppure mi pare che ci sia una pandemia, o no? Dopo aver ricevuto la convocazione dal Comune come scrutinatrice per il referendum, al seggio della Giuseppe Verdi di via Enrico Fermi, ho accettato più per senso civico che per la paga (un mero rimborso spese per 3 giorni di lavoro), anziché rinunciare come altre centinaia di convocati. La cosa che più mi ha indignato però è stata la grande strafottenza nei confronti delle misure di sicurezza in un momento così delicato.
Lo Stato ha fornito due pacchi di mascherine e sei flaconi di gel: il primo non sarebbe nemmeno stato aperto dalla mia commissione se non lo avessi fatto io, per i secondi ho dovuto insistere perché venissero distribuiti in aula, ma mi è stato risposto che era meglio conservarli (chissà per farne cosa). La presidente del mio seggio fin dal primo istante ha tenuto la mascherina sotto il naso, e chiaramente anche la giovane figlia che la accompagnava, e così è stato per tutti e tre i giorni. Alla richiesta di alzarla mi è stato risposto che così "soffocava".
Mi sono quasi sentita io in torto per averla portata per tutto il tempo previsto, senza battere ciglio pur soffocando anche io. L’ultimo giorno mi sono sentita dire durante l’unica pausa caffè che mi sono concessa: "Ma guarda, vediamo per la prima volta la tua faccia: sei stata l’unica che non ha mai tolto la mascherina”, con una profonda nota di scherno. Anche le forze dell’ordine presenti a scuola non la portavano, ma non ho chiesto se avessero fatto prima un tampone.
Quando poi, l’ultimo giorno, anche il personale del Comune è entrato in aula senza alcuna protezione, mi sono messa sul ciglio della porta, lontana, per poi sentirmi dire: “Come sei esagerata! Se non l’hai preso ora il Coronavirus, non lo prendi più”. Eppure mi sono data da fare affinché ogni singolo votante rispettasse il distanziamento, utilizzasse la mascherina e si disinfettasse le mani all'ingresso e in uscita. Ma i componenti del seggio sono stati pessimi, mettendo a repentaglio me, se stessi e tutti gli elettori con il massimo disinteresse. Facendomi sentire inadeguata solo perché mi sono attenuta alle norme di prevenzione.