Scontri di via Libertà: "I palermitani si dissocino, i tifosi sono ben altri"
Riceviamo e pubblichiamo
"La tifoseria del Palermo era sempre stata esemplare. Non era mai successo nulla di violento che riguardasse il nostro tifo organizzato. Mai, fino a questa sera (ieri per chi legge ndr). Si è superato ogni limite. Petardi, fumogeni e seggiolini in campo sono scriteriati ed inaccettabili, non ci sono scuse proprio. Può essere stata cattiva la gestione da parte della Società, può essere stato scarso l'impegno da parte dei calciatori, può essere stato più forte ogni avversario incrociato in questa stagione. Possono essere migliaia le motivazioni che hanno portato il Palermo Calcio così in basso, ma nulla giustifica il comportamento della tifoseria di questa sera.
E' uno sport, un maledettissimo sport. Che ci prende il cuore, che ci fa vivere di passione, che è fonte di gioia. E come tale non merita di essere sporcato da pochi delinquenti prepotenti e mafiosi che adesso, e per sempre, legheranno il nome della mia squadra del cuore a comportamenti violenti incivili e scriteriati. Ho 20 anni e vado allo stadio da 10, e quando entro devo fare a meno delle bottigliette d'acqua e dell'ombrello, ad esempio. Ad altri è concesso di tutto.
"Onore agli Ultras", ripetono i più ostinati. Come a dire che il comportamento di questa sera sia da applaudire, da giustificare, da ringraziare magari. Ora sì che vinciamo lo Scudetto! Se vivete il calcio così, siete malati. E io non voglio essere rappresentato da dei malati. I veri tifosi non sono questi. Palermo non è questa".