Le riprese del Gattopardo e i disagi: "Ma perché rappresentare Palermo come una città arretrata?"
Da qualche giorno sono in atto in giro per la città le riprese del film "Il Gattopardo", opera cinematografica moderna che riprende le vicissitudini tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento del romanzo di Tomasi di Lampedusa. Tale opera è ambientata in una Palermo in pieno periodo Liberty, periodo di massimo splendore culturale ed edilizio, nascono infatti opere straordinarie come teatri, ville e palazzi borghesi.
Dopo questo assaggio di cosa e come era Palermo in quel periodo sorge spontanea la domanda: perché rappresentarla come città medievale e polverosa? Hanno completamente deturpato il centro di Palermo, da via Maqueda a piazza Pretoria, hanno ricoperto le strade con terra e fango, rendendo difficoltoso il passaggio sia per noi cittadini sia per i turisti che da porto e Kalsa risalgono le strade principali. Cosa stiamo dimostrando facendo vedere Palermo,100 anni fa, come una città sottosviluppata (che non era)?
Palermo in quel periodo era ancora un fiore all'occhiello sia in Italia che in Europa, dal15 novembre 1891 al 5 giugno del 1892 vi fu l'Esposizione nazionale italiana, prima nel meridione. Avevamo i tram che già circolavano in centro città e rendevano Palermo cosmopolita. Ergo, perché spendere migliaia di euro per sporcare la città invece di spenderli per ristrutturare i palazzi nobiliari del tempo? Riflettiamo.