Fontana del Garraffello, una storia di incuria ma anche buona volontà
Questa è una storia emblematica e la voglio raccontare perché racchiude tante verità e svela anche tante mistificazioni. Dopo anni di abbandono, come sappiamo, è stata restaurata la fontana cinquecentesca del Garraffello, che si trova nell'omonima piazza all'interno del rione Vucciria. Stampa, fotografi, proclami (al solito), gli amici ra cuntintizza in sollucchero. Dopo qualche giorno ebbe grande risonanza la foto dei bambini che facevano il bagno in questa fontana. Da un lato si gridò allo scandalo, alla profanazione; altri parlarono di fotomontaggio; altri ancora dissero che si trattava di una installazione artistica ad opera di un noto pittore di murales, per attirare l'attenzione sul degrado della Vucciria; altri attribuirono la patente di "cittadini ideali" a questi ragazzini che, a loro dire, stavano ripulendo la fontana (sigh!).
Spento il clamore, sia per il restauro che per la foto dei bimbi in acqua, la realtà è quella che vi mostriamo oggi. La fontana non viene mai pulita dagli addetti, l'acqua limacciosa stagna sul fondo, nel pregiato marmo del '500 appena restaurato, lo scarico è otturato. Tutto intorno la solita spazzatura ed il solito degrado. Soltanto un signore, un venditore ambulante di frutta e verdura, si prende cura della fontana.
Questo cittadino la pulisce periodicamente, al posto delle maestranze del Comune, e lo fa gratuitamente, solo per spirito civico. A noi, che lo lo abbiamo fotografato mentre con la ramazza si dava da fare per fare risplendere la vasca, ha dichiarato: "io questo lavoro lo faccio gratis per il decoro della fontana.. perché dopo quanto è costato il restauro, il Comune avrebbe dovuto dare l'incarico di fare la manutenzione...." .
Un umile cittadino che insegna a chi amministra cosa si deve fare dopo un restauro, costato parecchio denaro ai contribuenti : fare manutenzione, pulire, due paroline magiche che sono costantemente ignorate da chi ha il dovere di tutelare pulizia e decoro della città. A cosa serve restaurare, inaugurare, fare proclami alla stampa se poi tutto viene lasciato a marcire?