Artisti di strada davanti al Massimo, la protesta: "Noi residenti prigionieri della musica dalla mattina alla notte"
Riceviamo e pubblichiamo
Scrivo per segnalare il continuo e persistente disturbo della quiete pubblica da parte degli artisti di strada in piazza Verdi, davanti al Massimo. La situazione è diventata insostenibile ed il problema maggiore deriva dalla musica diffusa da amplificatori che non rispettano il regolamento comunale il quale specifica: “Piccoli impianti di amplificazione che non arrechino disturbo alla quiete pubblica”.
La replica: "L'arte è vita"
Stiamo parlando di amplificatori da centinaia di watt usati normalmente per eventi e discoteche all’aperto. Oltre all’intensità del volume diffuso, l’altro espetto che arreca fastidio è la continuità durante la giornata: cominciano ad esibirsi a metà mattinata per finire non prima di mezzanotte, feriali compresi. Io e i miei familiari siamo ormai “prigionieri” della musica diffusa all’esterno: impossibile guardare la tv, ascoltare della musica, studiare, fare smart working senza questo continuo sottofondo. Abbiamo raggiunto il limite della sopportazione. Mentre scrivo questa segnalazione fuori casa è un delirio: artista che si esibisce con decine di persone che lo acclamano, ed è martedì, domani si lavora e vorremmo riposare.
Inutile scendere e chiedere di abbassare il volume senza rischiare il linciaggio da parte degli “spettatori”, e purtroppo il continuo chiamare le forze dell’ordine non sortisce alcun effetto, non intervengono mai. Ringraziandovi anticipatamente vi auguro una buona notte (spero per voi in silenzio).
Paolo Trapani