Scuola Principessa Elena di Napoli, ritornano i 'pesciolini in piscina': "Un miracolo in pandemia"
Questa pandemia ha messo a dura prova la sensibilità di ognuno di noi. L’aspetto relazionale purtroppo si è dovuto adeguare a distanziamenti innaturali e distacchi che con difficoltà riusciremo a colmare. Quest’anno sembrava impossibile fare tutto con le limitazioni imposte dal ministero della salute. Zone che cambiano colore, isolamenti, quarantene e anche la Sicilia, che era stata risparmiata inizialmente dagli effetti di questa ondata, ne ha subito le conseguenze. Ma noi adulti siamo forti e siamo abituati, i bambini loro no. Alcuni di loro mi raccontano che hanno dimenticato il piacere di abbracciarsi e di sorridersi. Quando si guardano allo specchio vedono un volto a metà, due occhi e una mascherina e questo a loro non piace affatto, come non piace nemmeno a noi. Pensate che tutto questo si amplifica quando i soggetti protagonisti sono i bambini diversamente abili per i quali spesso il sistema relazionale è già disturbato dalle loro patologie, cosa che li spinge a chiudersi sempre di più in loro stessi e a reagire con molta difficoltà agli stimoli necessari per la loro crescita. E nonostante tutto questo alla Principessa quest’anno è successo nuovamente il miracolo…
Per chi è credente come chi vi scrive lo vedrà magari come un regalo venuto dall’alto… in un momento che più nero non si può. Ma andiamo con ordine. Anche all’inizio di quest’anno come di consueto con i colleghi si cercava di proporre attività funzionali al sostegno dei bambini diversamente abili e, per caso, il discorso è caduto sulla bellezza di un progetto fatto qualche anno fa dove, gli stessi, potevano fare un po' di motricità in piscina. Con qualche collega si scherzava e si sperava di poter riproporre una cosa del genere appena possibile anche perché, in questo momento storico, reperire fondi per queste attività è molto difficile. Mentre si parlottava sull’argomento un collega che, per convenzione chiameremo Giuseppe, ascoltando la conversazione ci ha detto: “Beh io sono socio del “Rotary Club Colonne d’Ercole” se volete posso chiedere a loro la disponibilità di fondi per finanziare il progetto, chissà magari trovano l’iniziativa interessante e ce la finanziano. I nostri occhi si sono immediatamente riempiti di speranza.
Abbiamo riesumato in fretta il nostro vecchio progetto lo abbiamo aggiornato e in 48 ore “Pesciolini in Piscina” è ritornato a vedere la luce. Il Rotary è sempre pieno di persone con grande cuore e, dopo avere letto la nostra proposta, l’ha finanziata rendendola realtà. E cosi per quattro mesi i nostri ragazzi hanno usufruito di questa grande opportunità di crescita e giorno 2 febbraio hanno ricevuto come tradizione il loro diplomino di “pesciolino” e la medaglia. Ol sottoscritto a nome proprio ed interpretando il pensiero dei 15 alunni dell’ I.C. Principessa Elena di Napoli che hanno partecipato si sente di ringraziare: Il Rotary club "Colonne d'Ercole" sponsor del progetto per la sensibilità dimostrata, i referenti per la Principessa Giuseppe e Stefania che hanno organizzato tutto l’aspetto logistico, tutti gli insegnanti di sostegno coinvolti che non si sono sottratti a questo maggior carico e hanno offerto il loro aiuto con grande spirito di collaborazione, la Malù Sporting Village e il suo capo Marco che da anni collabora con noi per offrire opportunità ai nostri ragazzi.
Come qualche hanno fa, quando scrissi un articolo similare sulle difficoltà del mondo della disabilità, concludo questo intervento con una frase che racchiude per me il significato della parola inclusione, spesso inflazionata, della quale forse in pochi conoscono il reale significato: “Quando guardi un disabile non fare finta che sia trasparente, anche lui ha i suoi piccoli sogni e il suo sogno a volte è solo un sorriso o una carezza. A te non costa nulla ma per lui è vita!!! E' vero, come un gabbiano con le ali ferite non lo vedrai mai planare in alto nel cielo, volerà più basso, ma ricordati sempre che volare è sempre... volare".