"Palermo bella per il Giro ma la realtà è tutta un'altra cosa"
Quella che abbiamo presentato ed esportato in questi giorni, in occasione del Giro d'Italia, è la Palermo che vorremmo. Strade pulite e diserbate, tanta polizia municipale in giro nelle strade interessate al Giro, gli alberi potati, perfino i carrattrezzi portare via le auto indebitamente parcheggiate nelle zone rimozione o scopra i marciapiedi. Insomma, abbiamo visto un città governata. Ma ahimè la realtà è tutta un'altra cosa! Questa Palermo è come l'isola che non c'è. Da domani, quando le telecamere si saranno spente, la città tornerà ad essere quella che realmente è, con tutti i suoi problemi irrisolti, molti dei quali neppure affrontati. Una città sostanzialmente in mano ad incivili irresponsabili che impunemente riprenderanno in mano il comando della situazione, sicuri che uno su mille verrà beccato. Bisognava portare le telecamere nelle periferie per mostrare cosa è diventata davvero Palermo. Avrebbero scoperto che in città non esiste una discarica ma che la città stessa è strutturata dentro ed in mezzo ad una discarica a cielo aperto. E tutto ciò che questa Amministrazione ha messo in campo è la speranza che i cittadini stessi (quelli perbene) si prendono l'onere di scattare foto da pubblicare a cura del primo cittadino per mostrare la faccia di chi la dignità l'ha già, di suo, gettata alle ortiche. Tutto qui, altro non c'è. Il Comitato Interforze istituto per vigilare sul degrado? Gli ispettori ambientali? Le telecamere? Fumo negli occhi... e si vede! Ecco Palermo, come L'ISOLA CHE NON C'È!