"Stanze e corridoi affollati, pochi medici: le conseguenze dei tagli in sanità"
Si torna a parlare di mala sanità. Infatti con i tagli che sono stati fatti, si creano problemi per i pazienti che si recano al pronto soccorso dell'ospedale Cervello. Si possono trovare degenti che vengono ammassati in stanze provvisorie, fino a sette barelle per stanza che hanno capienza di quattro, per non parlare delle barelle nei corridoi che ostruiscono il passaggio. Tutto perchè non si trovano posti letto in qualsiasi ospedale per poter ricoverare i pazienti, infatti alcuni risultano ricoverati nelle barelle del pronto soccorso e "depositati nei corridoi" ( perchè di questo ai tratta ). C'è mancanza di personale. Si possono trovare solo sue dottori per un afflusso di persone inimmaginabile, personale sociosanitario e ausiliari che rispetto alle esigenze dei pazienti sono in netta minoranza, facendo prolungare le attese e gli interventi, infatti per un esito di un esame di emocromo si aspetta quattro ore fatto accaduto personalmente). Capisco la mancanza di personale l'urgenza dei vari codici di intervento, ma non si possono passare venti ore in un pronto soccorso. Ora vorrei domandare a colori che hanno votato questi tagli. Vi sembra normale tutto questo? Come torna un paziente dopo venti ore di pronto soccorso? Come deve stare aspettando tutto questo tempo? La risposta è semplice: investire di più sulla sanità e non tagliandola solo per aumentare i propri stipendi. Fare investimenti giusti, indire concorsi per il personale qualificato. All'ospedale cervello dal 2001 non si fanno concorsi per il personale e molti di loro sono andati in pensione (fonte attendibile). Fate tutto questo e vedrete che nessuno si lamenterà.