Lutto nel mondo della scherma: morto Fardella, ex presidente del comitato regionale della Federazione
Il primo marzo scorso è venuto a mancare Pietro Fardella, che è stato ininterrottamente per 36 anni, dal 1968 al 2004, presidente del Comitato regionale della Federazione italiana scherma, per alcuni anni delegato provinciale Coni di Palemo. E' stato insignito delle tre medaglie (oro, argento e bronzo) al merito sportivo assegnate dal Coni. Fardella era dottore commercialista, funzionario dirigente di una società del gruppo Iri, la Sit-Siemens. Arrivò alla scherma verso i 16-18 anni, sotto la guida di Domenico e Guido Triolo, dopo essere stato un buon pattinatore e dopo una parentesi da ginnasta. Durante il servizio militare a Roma, nei primi anni Cinquanta, ebbe modo di frequentare la scuola di Agesilao e Aurelio Greco, diventando buon amico del grande maestro Enzo Musumeci Greco, tanto che, quando diventò presidente Regionale, a fine degli anni '60, organizzò per tanti anni il Trofeo Agesilao Greco a Caltagirone, loro città d'origine.
Buon sciabolatore, ebbe il piacere di essere amico e compagno d'armi del grande Vladimiro Calarese. Dal 1968 al 2004 (36 anni!), ha guidato il Comitato regionale Sicilia Fis, con buoni successi di crescita numerica di società e atleti di valore. Infatti, le iniziali 4/5 società divennero 26, e queste furono le fucine di tanti campioni, come Paolo Di Loreto, Angelo Arcidiacono, Cosimo Ferro, Paolo Pizzo, Stefano Barrera, Rossella Fiamingo, i fratelli Garrozzo, Giorgio Avola e tanti altri. Nello stesso periodo si formarono anche tanti maestri di grande valentia, che seguirono le orme dei grandissimi, Pasquale Timmonieri, Raffaele Manzoni, Domenico e Guido Triolo, Tresoldi, questi si chiamano Mimmo e Gianni Sperlinga, Domenico Patti, Antonio e Adriano Cannarella, Roberto Molina, Eugenio Migliore, Giancarlo Pugliese, Peppe Puglisi, Pippo Vullo. Si è spento all'età di 95 anni, consapevole di aver dato tanto allo sport da lui praticato e amato e nella certezza che la Sicilia lo ha apprezzato, rispettato e certamente lo ricorderà.