"Monreale: i turisti chiedono lumi su Chiasso Beato Pino Puglisi..."
Monreale 26.05.2019 - Questa mattina alle 11.15 circa, esco di casa con mia moglie per dirigerci al seggio elettorale e mi trovo davanti una Coppia di Treviso con tanto di simpatico cagnolino a seguito. I due mi chiedono "cosa ci va in questa installazione? Perchè è vuota?", una sorta di tragico invito a nozze per me che gli racconto, succintamente, dei quindici anni trascorsi a Monreale, della riqualificazione di Chiasso Procida oggi Chiasso Beato Pino Puglisi, delle minacce subite, delle due lettere anonime ricevute (denunciate senza esito), del contributo fatto, per mia intercessione, arrivare nel 2007, nelle casse del Comune di Monreale da parte della Provincia Regionale e da parte della Presidenza della Regione e di come, in particolare, con sotterfugi subdoli, finte di corpo degne del miglior Pelè e giravolte simili a quelle del mitico Gigi Riva, i Sindaci, da Caputo a Gullo, dal duo Di Matteo-Caputo, sino all'ultimo Sindaco non più riconfermato, Piero Capizzi, appunto, mi abbiano impedito di fatto, di collocare l'opera realizzata da mio padre, M° Pippo Madè che, il 25 novembre 2018, dopo tanta attesa e tra le mille menzogne raccontate, in particolare, dall'ex Vice Sindaco Giuseppe Cangemi, è stata dall'Associzione Culturale Festina lente, da me presieduta, donata, con il benestare di mio padre e del Maestro-ceramista Carmelo Elmo che la realizzarono, alla Chiesa palermitana di "Santa Maria della Pietà", ubicata nel quartiere Kalsa.
I due coniugi di Treviso mi hanno chiesto "perchè tutto questo?" ed io ho risposto "siete di Treviso, è difficile, perdonatemi, spiegare una certa deplorevole mentalità, perdonatemi ancora ma...non potete comprendere". Ho poi loro donato, così, tanto per suggellare l'incontro e tanto per far loro comprendere che la Sicilia non è solo terra di mafia, come hanno letto in tanti racconti, in tanti articoli che parlano di arresti eccellenti ed in tante fiction, una litografia, sempre realizzata da mio padre, riproducente la maiolica dedicata a Joe Petrosino, il Poliziotto italo-americano, la cui maiolica, appunto, in occasione del 110° Anniversario dell'omicidio, è stata collocata, alla presenza delle Autorità, all'interno del Giardino Garibaldi di Piazza Marina, in corrispondenza del punto esatto dove Petrosino venne colpito a morte la sera del 12 marzo 1909.