Ballarò, l'associazione Comitati civici: "Si pensa al folklore ma non all'igiene"
"La situazione igienica del mercato storico di Ballarò passa spesso sotto silenzio. I riflettori sono puntati sul folklore, sui colori, sui murales che decorano costruzioni fatiscenti, sull'abbaniata dei venditori, sulla merce esposta in modo colorato e accattivante, per attirare gli sguardi di migliaia di turisti che visitano ogni giorno il centro storico di Palermo. Ma agli occhi attenti di coloro che hanno a cuore la salute e il decoro di residenti e visitatori appare veramente intollerabile e vergognoso lo stato di sporcizia in cui versa il mercato. Ieri abbiamo colto tante immagini che dimostrano in modo inequivocabile come luridume e folklore costituiscano un binomio inscindibile per taluni estimatori di cotanta bellezza. Scarti di cibi in putrefazione, percolato sparso sulle balate antiche, cassonetti mai disinfettati, ingombranti e sfabbricidi accatastati in modo disordinato ad ogni angolo, incuneati fra le auto in sosta, sui marciapiedi, quasi fin dentro le botteghe. Cibo e sporcizia convivono in modo intollerabile, fra l'indifferenza generale. Non è vero che 'ai turisti a munnizza ci piaci', come asserisce qualcuno, perchè i turisti vedono, fotografano e portano via un'immagine molto contraddittoria della nostra città, che lotta fra incuria e sogni di gloria, fra bellezza accecante e incredibile decadenza. Basterebbe poco per porre un freno a tutto questo scempio, con controlli serrati e sanzioni come il ritiro della licenza per chi non tiene il territorio intorno alle proprie botteghe lindo e curato. Esistono normative stringenti sulla pulizia dei luoghi destinati allo smercio di alimenti (Reg. di Polizia Urbana – titolo IV art. 32) e non si capisce come mai un mercato come Ballarò possa essere zona franca in un settore così delicato per la salute pubblica". l
Il presidente dell'asssociazione Comitati Civici Palermo , Giovanni Moncada.