"Scuole chiuse per Coronavirus e resilienza al Liceo Classico Garibaldi"
Riceviamo e pubblichiamo
Il mondo della scuola è un tripode i cui piedi sono costituiti dagli studenti, dal personale scolastico (dai docenti al personale T.A.) e dai genitori (o comunque coloro che hanno la responsabilità educativa dei giovani loro affidati) e produce effetti positivi solamente se tutte le componenti condividono lo stesso obiettivo e si adoperano per il suo raggiungimento. Questo tripode è stato investito dalla tempesta dovuta alla pandemia del COVID-19, alle conseguenti decisioni delle istituzioni competenti sulla sospensione delle lezioni ed alle indicazioni relative alle nuove modalità di erogazione della didattica (la cosiddetta "didattica a distanza").
La gestione di tutto ciò ha richiesto alle parti costituenti il tripode uno sforzo enorme e improvviso, da gestire con strumenti, attrezzature ed organizzazione da reinventare in un tempo brevissimo al fine di garantire lo svolgimento il più possibile regolare (nei limiti contingenti) dell'anno scolastico. Anche il Liceo Garibaldi è stato investito da questa tempesta mettendo a dura prova l'intera comunità che ruota intorno ad esso. Nella nostra esperienza di genitori abbiamo constatato lo sforzo di tutti i professori delle classi dei nostri figli nel reinventare la didattica (non è possibile trasferire rigidamente la didattica "classica" in quella "a distanza"), cercando soluzioni che, ancorché non sempre ottime (dal punto di vista informatico), fossero quantomeno ottimali e consentissero agli studenti di proseguire il loro cammino. Ognuno dei docenti ha cercato di organizzarsi - compatibilmente con le proprie competenze informatiche - cercando il modo di raggiungere al meglio possibile l'obiettivo didattico, da un lato, e ottemperando - dall'altro - alle regole amministrative che gli competono.
Hanno continuato a spiegare, interrogare, lasciare compiti pur non avendo indicazioni chiare (almeno fino a qualche giorno fa) da parte del Ministero competente se non, di fatto, "andate avanti, trovate voi la soluzione". Alcuni docenti hanno profuso un impegno ulteriore per trovare una idonea personalizzazione della didattica "a distanza" per gli studenti che presentano disturbi specifici dell'apprendimento e/o bisogni educativi speciali. Il personale T.A., coordinato dal dirigente, ha consentito, con un lavoro silente ma estremamente impegnativo, lo svolgimento e la realizzazione delle attività assumendosi le responsabilità per le scelte fatte in un contesto completamente nuovo.
Anche noi genitori abbiamo dovuto reinventare il nostro ruolo ed il nostro modo di essere vicini ai nostri figli. Il ritmo giornaliero della scuola svolge un ruolo fondamentale nell'educare i giovani alla responsabilità, al rispetto degli impegni presi, alla organizzazione delle proprie forze ed alla gestione di se stessi. La sua mancanza ha creato un grosso scombussolamento nei ragazzi che noi genitori siamo stati chiamati a gestire e riorganizzare ma, per fortuna, i docenti ci hanno dato una grossa mano mantenendo costante il loro impegno e stimolando i ragazzi in modo assiduo. Siamo anche sicuri che tutti i docenti si pongono in modo critico (nel senso etimologico) nei confronti del lavoro svolto e, facendo tesoro dell'esperienza pregressa, stanno progettando "evoluzioni" per raggiungere ancora meglio l'obiettivo didattico.
Infine, ci sembra giusto ricordare che le istituzioni del Liceo Garibaldi (Consigli di classe, Consiglio di Istituto, la Dirigente) sono sempre state attente alle segnalazioni da parte delle famiglie ed hanno sempre affrontato i problemi posti al fine di rendere la scuola sempre vicina alle esigenze di ciascuno.
I rappresentanti dei genitori nel Consiglio di Istituto: Salvatore Benfratello, Valeria Ferrito, Maria Follone e Gaetano Maggio