La mia lettera al premier Conte su sospensione decreto: alcune precisazioni
In merito alla lettera da me rivolta al Presidente del Consiglio Conte (leggi la lettera) ritengo doveroso, alla luce delle critiche ricevute e consapevole che il messaggio da me espresso possa essere stato erroneamente interpretato, chiarire le seguenti posizioni: sono consapevole che il nostro Paese vive una tragedia senza precedenti e ovviamente ritengo che l'isolamento sociale sia l'unica strada doverosamente percorribile per far fronte a tale eccezionalmente dolorosa situazione.
Comprendo, apprezzo e sostengo il lavoro del personale sanitario e delle forze dell'ordine e rivolgo il mio più sentito pensiero alle vittime. Tuttavia, malgrado possa sembrare che quelle da me espresse, limitatamente alle imminenti festività possano essere delle richieste tese all'unico egoistico scopo di celebrarle, pensiero da parte di alcuni rafforzato dai recenti fatti di cronaca relativi ad assembramenti di cui giovani, di diverso sentire, si sono resi protagonisti, così non è. Il mio è unicamente, in linea con quanto affermato in modo unilaterale dalla comunità scientifica, un auspicio che un rispetto rigoroso delle misure di prevenzione possa permetterci di tornare,approssimativamente, entro fine Aprile, gradualmente ad una vita normale.
Mi scuso con chi dovessi avere involontariamente offeso ed irritato: è naturale e logico, specie se maggiormente colpiti rispetto alla comune disgrazia, voler al più presto vedere la luce in fondo al tunnel osservando in modo pedissequo le prescrizioni del Governo.