L'ex Chimica Arenella, progetto mai realizzato
Da diversi anni viene annunciata dagli organi di stampa l'imminente riqualificazione del complesso dell'ex Chimica Arenella, sito nell'omonima borgata. Quanti di noi conoscono questo reperto di archeologia industriale, posto di fronte allo splendido mare dell'Arenella? Rappresenta un pezzo di storia che riguarda un'altra Palermo, quella che all'inizio del 900 viveva nel benessere derivante dalle tante attività produttive: fabbriche di laterizi, miniere di zolfo e di salgemma, mulini, tonnare, industrie agroalimentari e, fiore all'occhiello, la piu' grande fabbrica europea di acido citrico, appunto l'ex Chimica Arenella, fondata nel 1840 e chiusa nel 1965.
Quell'epoca, purtroppo, si è conclusa, ma restano parecchi degli edifici che ospitavano quelle attività, alcuni di notevole valore storico-artistico e posti in luoghi incantevoli e, fra questi, il complesso dell'ex Chimica Arenella, che oggi versa in stato di totale abbandono, trasformato in discarica a cielo aperto. Che fine hanno fatto i progetti per fare rinascere quest'area, che doveva essere trasformata in un polo per le imprese innovative? Che fine hanno fatto i circa 260 milioni di euro spesi per pagare le consulenze esterne per partorire un progetto mai realizzato?
Perché i 15 milioni di euro stanziati dalla Regione Siciliana sono stati bloccati dal Comune di Palermo? Noi contribuenti abbiamo il diritto di avere delle risposte chiare e univoche, e non ci bastano le dichiarazioni in politichese, infarcite di dietrologia e di "distinguo" che nulla spiegano ai cittadini. Questi cittadini sono ormai sfiniti e disillusi dalle tante promesse e dalle speranze, sempre tradite, di vedere finalmente realizzato qualcuno dei progetti annunciati e strapagati, che potrebbero portare alla rinascita della Città.