Diversità? I bambini sono tutti uguali, non vanno mai delusi nè tantomeno illusi...
Riceviamo e pubblichiamo
Cara Simona, ancora sento forte l’emozione che ho provato domenica sera. Grazie per aver reso felice la mia splendida Emy, che è stata esclusa per la sua “diversità” e privata tante volte della gioia che tu domenica le hai regalato. Una gioia e una soddisfazione per lei di gran lunga più importante di mille terapie. Molte tue colleghe, soprattutto negli ambienti cosiddetti di élite, pensano che non riuscendo ad adeguarsi alle altre bambine Emy potrebbe condizionare la riuscita dello spettacolo e pertanto non le permettono di frequentare la loro scuola di danza e quindi di partecipare al saggio finale.
Un saggio apparentemente perfetto, dove non è possibile sbagliare, realizzato, con costumi costosi e appariscenti, ma senza cuore e senza anima...Un saggio fatto solo per soddisfare la vanità di madri vuote e piene di fumi convinte che le loro figlie diventeranno prime ballerine. Si parla tanto di inclusione sociale nella disabilità, ma tanti pregiudizi e stereotipi, che partono soprattutto dagli adulti, limitano la vita dei soggetti diversamente abili. Mamme, insegnanti e tue colleghe dimenticano troppo spesso che i bambini “speciali” sono portatori di emozioni e desideri esattamente come gli altri. Cara Simona, non hai preteso di “adeguare” Emy con inutili e frustanti forzature alle altre bambine, ma partendo da ciò che lei ha di positivo hai adeguato il gruppo a lei, rendendola protagonista e facendole vivere una favola, considerando la diversità un valore e non una discriminazione.
Di ciò non ti ringrazierò mai abbastanza. Hai realizzato un saggio stupendo contraddistinto da intelligenza e sensibilità attuato con amore e dedizione. Hai fatto un lavoro straordinario sia dal punto di vista professionale che umano. Il balletto sul bullismo e quello sui profughi mi hanno particolarmente colpita e hanno dato un messaggio forte e un’impronta di grande sensibilità. Non c’erano costumi sfarzosi, ma c’era tanto amore e tanta anima, che quasi mai ho sentito nei saggi tradizionali. La felicità di Emy ha portato sul palcoscenico grazia e bellezza. Le allieve che frequentano le scuole di danza, quasi sempre abbandonano, poiché è risaputo che i bambini sono volubili e le madri, piene di fumi, rimarranno deluse. Io invece non dimenticherò mai l’indescrivibile emozione e l’incontenibile gioia provata, anzi conserverò il ricordo indelebile dell’espressione felice sul volto di Emy.
Voglio ringraziare di cuore le straordinarie compagne di Emy: Aurora Nuccio, Sara Tarantino, Claudia Picone e Anna Catalano per averla accolta e averla fatta sentire importante... Grazie ancora Simona per ciò che sei e per quello che fai, anche a nome di tutti i bambini “speciali” e delle loro mamme. Hai reso felice la mia bambina, la sua mamma, il suo papà e la sua gemella, che tante volte soffre per l’esclusione di E.
La mamma di Emy